Valutazioni maledette

VALUTAZIONI MALEDETTE di Umberto Tenuta

CANTO 391 MALEDETTE VALUTAZIONI

Maledette valutazioni, e maledetto colui che le ha inventate!

Maledetta colei che le portate nella Scuola.

La Scuola è il luogo dell’Educazione.

E non della Valutazione!

 

La Scuola non è una PESA PUBBLICA.

A scuola si va per alimentarsi alle fonti della cultura.

A scuola si va per crescere e diventare uomini.

A scuola si va per essere educati.

Mica per essere valutati!

Avete visto mai un contadinello che porta ogni giorno i suoi vitellini alla PESA PUBBLICA, anziché al pascolo nei boschi?

Saggio contadinello, di qua e di là li mena, ove l’erba più cresce e più fa crescere i suoi vitellini.

E tu, BUONASCUOLA, ancora non hai imparato dal saggio contadinello che i tuoi “alunni”[1] devi nutrire, non pesare?

Che BUONASCUOLA sei se, anziché alimentare, tu perdi il tuo tempo a pesare?

Pesi ogni settimana, ogni mese, ogni bimestre, ogni trimestre, ogni anno!

Quanto tempo rubato all’educazione!

Oh Ministra dell’Istruzione!

Non vedi tu, coi Tuoi ispettori, non vedi tu che i Tuoi docenti si trastullano a far valutazione anziché educazione?

Nessuno mi può giudicare, nemmeno il destino!

E come ti permetti tu di giudicare me, tenero fanciullino, bramoso di latte e di biscotti per divenire grande, grande, grande più di te, Maestrina dalla penna rossa?

Misurare, valutare, giudicare non si può.

Non si deve!

A scuola soprattutto valutare non si deve.

A Scuola educare, solo educare, istruire per educare si deve.

Qua sembra che si siano scambiati i ruoli dell’educazione con quelli della valutazione.

Qua sembra che si siano scambiati i ruoli dell’educatore con quelli del valutatore.

Il docente è pagato per educare.

Il docente non è pagato per valutare.

Nell’educazione lo studente è fuori discussione[2].

Il docente non valuta lo studente.

Il docente valuta la sua programmazione.

Il docente valuta i suoi interventi di educazione.

E, semmai, fa azione di contrizione.

−Giovine mio caro, io ho sbagliato programmazione.

−Perché tu imparassi dovevo andare verso un’altra direzione.

−Sono mortificato!

−Mi sento umiliato!

−Perdonami, tu che sei generoso!

−Ti prometto che cercherò di non farlo mai più!

E tu, Maestrina dalla penna rossa-blu, non prendertela nemmeno con te.

Errare humanum est.

E sbagliare itinerario di apprendimento è più facile che sbagliare itinerario per salire là, sulla montagna.

Importante non è valutare, non è giudicare.

Importante è trovare il giusto itinerario, l’itinerario personalizzato di apprendimento che consenta a ciascun giovine di alimentarsi bene per divenire un uomo.

Orsù, Ministra Giannini, ordina che nella BUONASCUOLA non si valutino più gli studenti!

Orsù, Ministra Giannini, ricorda ai Dirigenti ed ai Docenti che la Valutazione è funzionale alla Programmazione annuale, trimestrale, mensile, settimanale.

Alla Programmazione personalizzata!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

[1] Dal latino alumnus, dal verbo alere cioè “nutrire, allevare

[2] Vedi: ZAVALLONI R.,Valutare per educare, LA SCUOLA, BRESCIA, 1979.

Anche:

https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=41747

https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=42413