L’alternanza debutta nei licei

da ItaliaOggi

L’alternanza debutta nei licei

Si parte con 200 ore annue. Sono il doppio nei tecnici

Emanuela Micucci

Alternanza scuola-lavoro anche nei licei. Corsi su salute e sicurezza nei luoghi lavoro. Risorse straordinarie per 40 milioni per i laboratori scolastici territoriali. Questi alcuni degli uinterventi previsti nella Buona Scuola. A cui si aggiungono le misure più urgenti sugli Its, inizialmente previste neld ecreto legge e rinviando invece alla legge delega le questioni legate alla governance delle fondazioni. La nuova alternanza scuola-lavoro, in cui rientra anche l’impresa formativa simulata, arriverà nelle superiori a settembre. Le risorse disponibili sono 20 milioni per l’anno 2015 e 100 milioni all’anno dal 2016. Dalle terze classi, nel secondo biennio e nell’ultimo anno degli istituti tecnici e professionali, i percorsi di alternanza dureranno almeno 400 ore e potranno essere svolte anche durante la sospensione delle attività didattiche. Una vera rivoluzione l’alternanza per almeno 200 nel secondo biennio e nell’ultimo anno dei licei. Diritti e doveri degli studenti impegnati in stage, tirocinio, alternanza, impresa simulata ma anche didattica in laboratorio saranno definiti nello «Statuto delle studentesse e degli studenti in alternanza».

Le attività di scuola-lavoro saranno precedute da circa una settimana di corsi di formazione sulla tutela di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, erogati dai soggetti abilitati e a carico del Miur. Con un apposito decreto, da adottare entro il 31 agosto 2015, il Miur con il ministero del lavoro, sentito lo sviluppo economico, istituirà dal prossimo anno scolastico il Registro nazionale delle imprese per l’alternanza scuola-lavoro. Suddiviso in sezioni regionali, riporterà le aziende disponibili a svolgere i percorsi, indicando per ciascuna il numero massimo di studenti e i periodi dell’anno. «Vogliamo mettercela tutta per evitare il rischio di tirocini sottopagati o di sfruttamento del lavoro dei ragazzi», sottolinea il sottosegretario all’istruzione Gabriele Toccafondi, «gli studenti in alternanza devono imparare un mestiere essendo seguiti. Occorre cambiare la mentalità generale del Paese».

La via è quella intrapresa con gli Its, di cui «quasi il 70% di diplomati occupati è la risposta migliore alle critiche che vogliamo svendere la scuola alle aziende». Nel provvedimento si alza la quota di premialità degli Its: il Miur dal 2016 assegnerà il 30% delle risorse alle singole fondazioni tenendo conto del numero di diplomati e del tasso di occupabilità a 12 mesi dal diploma, affinché attivino nuovi percorsi. Dovrebbero entrare nel decreto anche le norme per unificare le prove di verifica finale dei percorsi di nautica con le prove di esame di abilitazione per ufficiale di marina mercantile, di navigazione e di macchina. E l’autorizzazione per l’area efficienza energetica a svolgere corsi per la certificazione energetica degli edifici. In via di definizione se far rientrare nel decreto o nella legge delega il numero di crediti universitari riconosciuti ai diplomati degli Its, non inferiori a 100 per i percorsi di 4 semestri e a 150 per quelli di 6 semestri, e l’accesso agli Its dei ragazzi con diploma professionale dei percorsi quadriennali di IeFP integrato da un percorso annuale di Ifts.

Saranno nella legge delega tutte le misure per semplificare al governance delle fondazioni. Tra cui, il riconoscimento della loro personalità giuridica da parte del prefetto e la dotazione di un patrimonio uniforme in tutta Italia, non inferiore a 100mila euro per garantire un ciclo completo. Nella delega anche le detrazioni delle spese per la frequenza ai corsi degli Its.