Lasciateli scoprire

ZITTI ZITTI PROFESSORI LASCIATELI SCOPRIRE di Umberto Tenuta

Canto 440

E finitela una buona volta di parlare, di comunicare, di lezionare!

E i vostri alunni lasciateli cercare.

Lasciateli inventare.

Lasciateli scoprire.

Lasciateli costruire.

 

Insegnanti, quando la finirete di sgolarvi?

Quando la finirete di parlare?

Quando la finirete di insegnare?

Quando la finirete di lezionare?

Lasciate che i vostri alunni scoprano, inventino, costruiscano quello che gli uomini nel corso dei millenni hanno scoperto, hanno inventato, hanno costruito.

Lasciate che scoprano la scrittura e la lettura.

Lasciate che scoprano il contare ed il numerare.

Lasciate che scoprano che l’uovo non è nato per essere fatto a frittata.

Lasciate che scoprano che a primavere i fiori non sbocciano perché gli innamorati li regalino alle loro innamorate.

Lasciate che scoprano che il sole non sorge per illuminare le giornate.

Lasciate che i giovani scoprano che i canarini non sono nati per fare i canterini nei salotti dei signorini.

E soprattutto sappiate che i bambini non hanno chiesto di nascere per creare un lavoro agli insegnanti ed ai docenti.

I bambini sono nati −come le piante e come gli altri animali− per continuare la vita, per portarla sempre più avanti, oltre ogni confine.

Eredi dei padri, essi vanno oltre i padri.

Non c’è complimento più gradito ad una madre che dirle: tua figlia è più bella, è più intelligente, è più colta di te.

È vero, Rosalia?

Orsù, dunque, cari professori, non perdete il vostro tempo a travasare i vostri piccoli tesori di conoscenze e di virtù.

Impegnate i vostri studenti a divenire scienziati, piccoli e grandi scienziati.

Piccoli e grandi letterati.

Piccoli e grandi storici.

Piccoli e grandi fisici.

Piccoli e grandi ingegneri.

Piccoli e grandi grammatici.

Piccoli e grandi artisti.

Piccoli e grandi musicisti.

E, soprattutto, ricordate che se ai vostri studenti regalate un pesce, li avrete sfamati per un giorno.

Ma se avrete insegnato loro a pescare, li avrete sfamati per una vita.

Oggi, più di ieri, Confucio ha ragione.

Misere briciole dei saperi più vari sono quelle che voi, o docenti, ogni giorno dovete smettere di offrire ai vostri giovani studenti.

Pur nudi di Scienze dell’Educazione, i maestri d’arte del Medio Evo ben sapevano qual era il loro compito nei confronti dei giovani loro affidati dai genitori!

A ben ragione, non dovreste ignorarlo voi, o Professori del Ventunesimo Secolo!

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

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