LA BUONA SCUOLA: SUI PRECARI BASTA PRENDERE TEMPO

LA BUONA SCUOLA, GILDA: SUI PRECARI BASTA PRENDERE TEMPO

“Basta prendere tempo: per risolvere la piaga del
precariato, chiediamo con forza che dal Ddl La Buona Scuola
venga stralciata la parte riguardante le assunzioni e si
proceda con l’approvazione di un decreto legge”. A
dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della
Gilda degli Insegnanti, alla vigilia della manifestazione
dei precari indetta con Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e
Snals per domani pomeriggio alle 15 davanti a Montecitorio.

“In ottemperanza a quanto sancito dalla sentenza della
Corte di Giustizia Europea, ottenuta anche grazie alla
battaglia portata avanti dalla Gilda, – afferma Di Meglio
– ribadiamo che il Governo deve assumere prioritariamente
tutti i precari in possesso dell’abilitazione e che hanno
svolto oltre 36 mesi di servizio nella scuola pubblica. Le
stabilizzazioni non possono poi ignorare i precari risultati
idonei al concorso e con 36 mesi senza abilitazione”.

“Inoltre deve essere abolita la disposizione del Ddl,
palesemente incostituzionale, che prevede il licenziamento
per i futuri precari dopo tre anni di supplenze. Si tratta
di una chiara rinuncia a risolvere il problema del
reclutamento, così il Governo se ne lava le mani.
L’assunzione avviene per graduatoria: se si è in possesso
dei titoli, lo Stato non può impedire di lavorare perché
sono stati superati i 36 mesi di servizio. Se la
stabilizzazione non è stata avviata, di certo la colpa non
è del lavoratore”.

“Il piano di assunzioni presentato dal Governo non è
credibile, perchè sono troppi i punti poco chiari, tra cui
le risorse che saranno impiegate per le immissioni in ruolo
e i tempi di attuazione. Il decreto legge – conclude il
coordinatore della Gilda – è l’unica strada percorribile
per dare una risposta concreta e rapida a migliaia di
precari ed evitare i contenziosi che alimenterebbero il
business dei ricorsifici”.