BUONA SCUOLA: INCONTRO TRA SINDACATI E FORZE POLITICHE-PARLAMENTARI

BUONA SCUOLA: INCONTRO TRA SINDACATI E FORZE POLITICHE-PARLAMENTARI

SNALS-CONFSAL: TROPPI I CONTENUTI INACCETTABILI. A RISCHIO ANCHE LA LIBERTA’ D’INSEGNAMENTO

Roma, 25 marzo.  “Si va verso una buona scuola o verso una scuola pervasa dallo scontento, campo di futuri conflitti interni ed esterni? Il governo ha una giusta tensione riformatrice, ma le riforme, se fatte senza padroneggiare una materia tanto vasta e complessa e senza il giusto confronto con le parti sociali, possono essere inefficaci o peggiorative. Per questo oggi abbiamo informato le forze politiche e parlamentari che nel disegno di legge – per ora in bozza – i contenuti inaccettabili sono ancora troppi. Il parlamento intervenga, dunque, con sostanziali modifiche  per far nascere una legge efficace e duratura”. Lo ha dichiarato Achille Massenti, segretario generale vicario.
E’ da salutare con favore la stabilizzazione dei docenti delle GAE e dei vincitori dell’ultimo concorso, ma, se si vuole stabilizzare il personale precario e avviare una nuova epoca di reclutamento solo per concorso, vanno sanate molte ingiuste omissioni foriere di un contenzioso difficilmente quantificabile: sono, infatti, esclusi gli idonei dell’ultimo concorso e di quelli precedenti, il personale che rientra nella fattispecie della recente sentenza europea e il personale che non rientra nelle GAE. Nulla è previsto per il personale docente con titolo e con servizio di rilevante durata. Inoltre, è necessario prevedere la stabilizzazione anche per il personale ATA.
Va ridefinito il ruolo del dirigente scolastico cui spetta sì autorevolezza  ma senza coloriture “dittatoriali” in merito all’individuazione dei meritevoli, alle remunerazioni integrative e alla chiamata diretta dei docenti. Costruendo un ruolo subalterno e secondario  del Collegio dei docenti, verrebbe oscurato, se non cancellato, il principio costituzionale di libertà d’insegnamento
Quanto alla realizzazione  dell’organico funzionale vanno cambiate le modalità di definizione,  davvero macchinose, e va evidenziato il rischio implicito nella frase “nel limite delle risorse finanziarie disponibili”. Impossibile poi  accettare l’esclusione del personale ATA, così come la cancellazione di fatto dei ruoli provinciali con la perdita della titolarità da parte di molti docenti e l’apparente salvaguardia  di chi alla data dell’entrata in vigore della legge sarà a tempo indeterminato.
Uno degli aspetti più negativi di questa bozza di legge è che facilita le invasioni nella sfera contrattuale e consente un eccessivo ricorso alle deleghe di governo. Tanto che tutto quanto è contenuto nei contratti collettivi  e risulti in contrasto con la legge in attuazione decade automaticamente. Infine, la nuova legge esclude il parere dell’organo collegiale nazionale della scuola per l’adozione dei regolamenti, dei decreti e degli atti attuativi. E non è poco!