Buonascuola solo se…

BUONASCUOLA SOLO SE… di Umberto Tenuta

CANTO 442 BUONASCUOLA solo se…

−non si fa odiare, ma si fa amare

−non offre lezioni, ma ricercazioni

−non utilizza solo carta di Amalfi, ma anche la carta digitale

−e, innanzitutto e soprattutto, garantisce il successo formativo a tutti gli studenti

 

Se al tuo amico dai un pesce, lo sfami per un giorno.

Se gli regali l’amore della pesca, lo sfami per tutta la vita.

Ma l’amore non si regala.

Si contagia.

E lo contagia solo chi ama.

<<Se il nostro pensiero e le nostre parole debbono muovere l’attività del discepolo, bisogna che qualcosa di vivo che è in noi passi nello spirito di lui come scintilla di fuoco

ad accendere altro fuoco>> (F. ENRIQUES).

La BUONASCUOLA la fanno solo le Professoresse innamorate.

Questo il primo requisito della BUONASCUOLA.

E dei docenti.

Saper innamorare gli studenti.

“È del poeta il fin la meraviglia: parlo dell’eccellente e non del goffo: chi non sa far stupir, vada alla striglia!”(G.B.MARINO)

E dopo che hanno innamorato gli studenti, i docenti eccellenti si riposano.

Solo gli studenti sono al lavoro.

A scuola stanno con il corpo[1].

Manipolano, pedipolano, oculupolano, otopolano, rinopolano, glottopolano…

Cercano, ricercano, esplorano.

Scoprono, costruiscono inventano, creano.

È tutto un gioco.

‘CA ZOIOSA!

Casa giocosa di Vittorino da Feltre.

Con tutti gli arredi di Maria Montessori.

Compresi i Tablet.

Sì, ogni studente avrà il suo tablet.

Lo comprerà la mamma eliminando qualche noioso libro di testo.

Che BUONA questa scuola!

Buona davvero, per voi Professoresse innamorate!

Buona davvero, per voi Studentesse innamorate!

E, se è buona per loro, lo sarà anche per voi, Professori.

Ma sarà finalmente la BUONASCUOLA anche degli studenti, di tutti gli studenti.

Di tutte le studentesse e di tutti gli studenti, non esclusi nemmeno i figli di Agnese.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − voce da cercare

 

 

[1][1] In merito cfr.: AAVV., A scuola con il corpo, Quaderni M.C.E., La Nuova Italia, Firenze 1974; AAVV., Il corpo nella dinamica educativa, Emme ed., Milano, 1976; ALBANESE A., PAVAN B., Quale Psicomotricità?, Ed. Il Cerro, Pisa, 1990. BERNARDI E., CANEVARO A., FERIOLI L., Il comportamento psicomotorio a scuola, Il Mulino, Bologna, 1982: BIAGINI A., Educazione Psicomotoria, Nicola Milano, Bologna, 1990: BORGEMINO L., Psicomotricità per apprendere: metodologia nella scuola per l’infanzia, Mandese, Torino,1984: BORGOGNO E.T. , Educazione psicomotoria nella scuola materna e elementare, Omega, Torino, 1988.; BORGOGNO E.T., Educazione psicomotori, Omega, Torino 1983; BRUSA, CONTI, FERRI, TINTO, Percezione e Psicomotricità, O.S. Firenze, 1979: COSTE J.C., La psicomotricità, La Nuova Italia, Firenze 1984: LE BOULCH J., Verso una scienza dei movimento umano. Introduzione alla psicocinetica, Armando, Roma, 1971: VAYER P., DESTROPER J., Il corpo nella dinamica educativa, Emme Edizioni, Milano, 1976; VAYER P., Educazione psicomotoria in età scolare, Armando, Roma, 1974; VAYER P., Educazione psicomotoria nell’età scolastica, Armando, Roma, 1977.