I genitori dei ragazzi disabili vincono la battaglia per riavere gli educatori a scuola

da Superabile

I genitori dei ragazzi disabili vincono la battaglia per riavere gli educatori a scuola

Dopo mesi di contestazioni a colpi di petizioni e fiaccolate a Parma i “Genitori infuriati” hanno ottenuto il ripristino del bando. “Siamo molto contente del risultato. Ora vigileremo che le cose vengano fatte seriamente”

PARMA – Alla fine hanno vinto i disabili. Si è conclusa il 21 aprile, in un consiglio comunale rovente, la lunga battaglia che a Parma ha visto impegnate in prima linea le mamme dei ragazzi disabili in difesa dell’integrazione scolastica per i propri figli. Il nuovo bando ancora non c’è, ma la decisione di mantenere in vita il servizio è stata votata all’unanimità dai consiglieri comunali. Un braccio di ferro durato diversi mesi tra l’Amministrazione comunale da un lato, che a novembre scorso aveva deciso di sospendere il bando per l’assegnazione del servizio, e le famiglie del comitato “Genitori infuriati” e i 160 educatori dall’altro.
Una decisione che, se fosse rimasta tale, avrebbe portato le scuole a fare a meno, dal prossimo anno, degli educatori e costretto i genitori a dover portare a casa i propri figli prima della fine delle lezioni. A causa della riduzione delle ore in cui è presente l’insegnante di sostegno. Il risultato del voto è che il nuovo bando garantirà la copertura del servizio per i prossimi due anni, assicurando così ai ragazzi il sostegno necessario che hanno ricevuto fino a oggi. Oltre ai disabili, però, a vedere qualche certezza per il proprio futuro sono anche i 160 educatori delle cooperative che in questo modo hanno ottenuto di poter mantenere il loro posto e continuare a fare il proprio lavoro. Il loro compito, infatti, è di assistere i ragazzi durante le diverse attività e di aiutarli a interagire con i compagni di classe, integrando così il proprio lavoro con quello degli insegnanti. “Siamo molto contente del risultato per noi e per gli educatori – racconta Monica Saccani del comitato Genitori Infuriati – ora però ci toccherà capire che tipo di bando faranno e cosa ci sarà dentro”. Un risultato frutto di mesi di trattative e contestazioni, in cui si sono scambiate accuse d’incomprensione da entrambe le parti. Ma che alla fine ha portato a salvare sia il servizio nelle scuole che quello dei centri estivi. “Anche quest’anno per quattro settimane potremmo mandare i nostri figli in un centro”.

Una battaglia iniziata il giorno dopo la decisione dell’amministrazione comunale di cancellare il bando, già assegnato, per il servizio. La scelta ha sorpreso i genitori che alla notizia che i propri figli si potessero ritrovare in classe con degli insegnanti non adatti a seguirli, li ha spinti a organizzarsi per chiedere al sindaco Federico Pizzarotti di rivedere la propria decisione. “All’inizio eravamo solo quattro mamme che avevano creato un gruppo facebook e che urlavano sotto il Comune in difesa di un diritto – racconta Saccani -. Poi lentamente siamo crescite e oggi siamo un comitato”.

A sostenere la battaglia di queste mamme si sono schierate anche le associazioni dei disabili, i sindacati e le scuole e dopo una petizione e una fiaccolata che ha coinvolto più di mille cittadini di Parma qualcosa ha cominciato a scalfire la granitica certezza del Comune di dover tagliare l’integrazione scolastica per arrivare alla fine a una soluzione che garantisse ai ragazzi disabili l’aiuto necessario. (Dino Collazzo)