Edilizia scolastica: l’Anci chiede più spazi di esclusione dal patto di stabilità

da Il Sole 24 Ore

Edilizia scolastica: l’Anci chiede più spazi di esclusione dal patto di stabilità

di Daniela Casciola
Aumentare gli spazi di esclusione dal patto di stabilità interno per gli interventi sull’edilizia scolastica dei Comuni e delle Città metropolitane. È la richiesta dell’Anci, contenuta in una lettera che il presidente, Piero Fassino, ha inviato al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. «L’Anci ritiene necessario che siano riconsiderati ed aumentati gli spazi di esclusione dal patto di stabilità interno previsti per gli interventi sull’edilizia scolastica dei Comuni e delle Città metropolitane», scrive Fassino.

Manutenzione e messa in sicurezza
La richiesta consentirebbe a molte amministrazioni di intervenire sul nostro patrimonio edilizio scolastico realizzando opere indispensabili di manutenzione ordinaria e straordinaria. Inoltre, il presidente dell’Anci ricorda «la necessità di programmare interventi urgenti per completare le opere di messa in sicurezza e di rimozione dell’amianto in tutte le strutture scolastiche ed universitarie, suggerendo in particolare per queste ultime l’apertura di un tavolo tra Anci, Miur e Crui.

Le attribuzioni preliminari
La scorsa settimana, l’Unità di missione per l’edilizia scolastica presso la Presidenza del consiglio aveva diramato una nota in cui si fornivano le prime istruzioni sulla possibilità concessa a Comuni e Città metropolitane dalla legge di Stabilità 2015 (articolo 1, comma 467). Un’operazione da 50 milioni per ciascun anno del periodo 2015-2016. Il comunicato di Palazzo Chigi aggiungeva alla nota un elenco con l’attribuzione preliminare degli spazi finanziari fatta in base a una prima ricognizione effettuata nel marzo scorso, tenendo conto della popolazione scolastica coinvolta .