Odio della lettura

ODIO DELLA LETTURA A SCUOLA SI IMPARA di Umberto Tenuta

CANTO 466 Volete fare odiare una cosa?

Costringete a farla!

A scuola si obbliga a leggere.

A scuola si impara a odiare la lettura!

 

Per fare odiare la lettura la Scuola non potrebbe fare di meglio di quel che fa.

La scuola obbliga a leggere.

Scuola dell’obbligo del leggere, dello scrivere e del far di conto.

Tre piccioni con una fava: a scuola si impara a odiare la lettura, la scrittura e la matematica!

Gli Editori denunciano che gli italiani hanno imparato a leggere e contemporaneamente a odiare la lettura: non leggono!

Scrivere?

Meglio una telefonata, soprattutto ora con gli smartphone.

Far di conto?

Ma non vedete che il pescivendolo ha la calcolatrice impermeabile?

Ed il Principe del foro si vanta di non aver mai capito un’acca di matematica!

La Geografia?

HERE MAPS tutti lo hanno sul proprio cellulare.

Il vizio affonda nelle origini della scuola pubblica.

SCUOLA DELL’OBBLIGO.

È obbligatorio andare a scuola.

È obbligatorio stare seduti a scuola.

È obbligatorio stare in silenzio a scuola.

È obbligatorio ascoltare il Professore.

È obbligatorio leggere.

È obbligatorio scrivere.

È obbligatorio recitare a memoria la poesia.

È obbligatorio imparare a memoria la tavola pitagorica.

È obbligatorio… tutto è obbligatorio a scuola.

È obbligatorio anche andare al bagno alle ore dieci e mezza!

E se tutto è obbligatorio, a scuola non resta nulla da amare.

Perchè nessuno può costringere ad amare.

L’amore è l’unica libertà che nemmeno la Scuola può uccidere!

<<Lo scrittore Daniel Pennac [3] ha riassunto in un decalogo i diritti “imprescrittibili” del lettore bambino e adulto:

  1. il diritto di non leggere;
  2. di saltare le pagine;

III. di non finire un libro;

  1. di rileggere;
  2. di leggere qualsiasi cosa;
  3. di leggere senza regole;

VII. di leggere ovunque;

VIII. di spizzicare;

  1. di leggere a voce alta;
  2. di tacere.

Peraltro, lo psicologo americano Bruno Bettelheim suggerisce di offrire ai bambini, fin dai primi giorni di scuola, tanti libri stimolanti (e non solo quello scolastico!) per far incantare i piccoli lettori e, di conseguenza, creare l’innamoramento verso la lettura per tutta la vita!!!

Con il piacere del leggere è tutta la scuola che acquista nuovo significato, come, del resto, tutta l’attività umana, anche quella del negotium, se il Goleman scrive di lavorare con intelligenza emotiva.

L’illuminismo della ragione cartesiana si fa l’umanesimo dell’uomo integrale, in cui non solo la ragione ma anche il corpo e soprattutto i sentimenti assurgono a pari dignità.

In tale prospettiva, forse ancora imperanti restano le pagine dei Programmi del 1985, nei quali si afferma che il docente deve testimoniare la sua consuetudine con la lettura: <<L’insegnante, anche testimoniando la sua consuetudine alla lettura, stimola e accresce la motivazione del fanciullo a leggere e dedica particolare attenzione alla scelta di testi validi per le loro qualità intrinseche>>.

Se oggi non basta il far di conto, che deve essere sostituito dall’educazione matematica, si potrebbe tuttavia ripetere che la scuola, e quella primaria in particolare, è la scuola del leggere e dello scrivere, ove lo scrivere non è ne il Dettato né il Riassunto, ma soprattutto il testo libero freinetiano.

Scrivere quel che ditta dentro[1].

Scrivere e leggere.

Leggere il mondo, prima della carta stampata e del display.

Leggere il mondo minerale nello splendore e nel colore di una pietra levigata dalle onde del mare!

Leggere il mondo naturale, il mondo degli essere viventi vegetali ed animali.

Fissare lo sguardo incantato sulle forme e sui colori delle erbe e dei fiori.

Seguire il volo di un gabbiano sulle onde brumose del mare.

Leggere le gioie e i dolori nei volti delle persone che ci circondano.

Oh che libro di lettura può adottare la scuola!

E poi!

E poi le fiabe della nonna.

E poi le Fiabe di Andersen.

E poi dove sta la Biblioteca della Letteratura per l’infanzia?

Non c’è una stanza nell’edificio scolastico?

Utilizzate i Tablet che gli studenti si portano nelle tasche dei pantaloni!

Importante è leggere, non il colore paglierino della carta stampata.

Importante è che le madri innamorino i bimbi appena nati alla lettura del mondo.

Importante è che la Scuola dell’infanzia coltivi l’amore dei bimbi per il mondo animale, vegetale e minerale.

Importante è che la Scuola Primaria continui a coltivare l’amore della lettura.

Importante è che le Scuole secondarie non offrano piccole enciclopedie, ma i classici della Letteratura antica, moderna e contemporanea di tutti i popoli della Terra.

Le Prose e le Poesie.

Non importa se i liceali sbaglino qualche aoristo.

Importa che essi sentano la bellezza dei versi di Saffo, di Alceo, di Anacreonte.

Non importa se i ragionieri sbaglino qualche consuntivo.

Importa che essi si incantino nella lettura di Paolo e Francesca.

Via dalla Buonascuola i LIBRI DI LETTURA!

Via dalla Buonascuola le ANTOLOGIE!

Date nelle loro mani gli AUTORI, classici, moderni e contemporanei!

E soprattutto non spiegate ma leggete!

Innamorate i vostri studenti!

Amate i libri e coinvolgete gli studenti nei vostri amori!

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

http://www.edscuola.it/archivio/didattica/leggere_quale_gioia.htm

http://www.rivistadidattica.com/unita_apprendimento/scuolaprimaria19.htm

 

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − voce da cercare

 

 

[1] http://www.rivistadidattica.com/unita_apprendimento/scuolaprimaria21.htm