Disabilità, il Parlamento Ue si fa “accessibile” e invita gli stati membri al rispetto dei diritti

da Superabile

Disabilità, il Parlamento Ue si fa “accessibile” e invita gli stati membri al rispetto dei diritti

Partecipazione e inclusione, non discriminazione, pari opportunità, accessibilità, rispetto delle capacità dei minori disabili, libertà di movimento. Sono alcuni dei principi contenuti all’interno della Convenzione Onu che l’Europarlamento mira ad applicare con l’approvazione di una risoluzione

BRUXELLES – Piena partecipazione e inclusione nella società. Rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità, non discriminazione, parità di opportunità, accessibilità, rispetto dello sviluppo delle capacità dei minori disabili. Sono alcuni dei principi contenuti all’interno della ‘Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità’ che l’Europarlamento mira ad applicare pienamente con l’approvazione di una risoluzione adottata durante la sessione plenaria a Strasburgo.
La Convenzione delle Nazioni Unite è entrata in vigore a gennaio 2011, ma la sua applicazione è ancora lontana dall’essere soddisfacente, in particolare per quanto riguarda la parità di diritti nella partecipazione alle elezioni, sia come votanti che come candidati, la piena accessibilità ai siti web e la libertà di movimento all’interno dell’Ue.

“Serve un approccio coordinato tra gli Stati membri”, hanno invocato gli eurodeputati. Si deve considerare che “secondo le stime – hanno segnalato gli europarlamentari – 80 milioni di persone nell’Unione europea hanno una forma di disabilità e le informazioni fornite dall’Agenzia dell’Ue per i diritti fondamentali dimostrano sistematicamente che queste persone si trovano ad affrontare discriminazioni e ostacoli all’esercizio dei propri diritti in condizioni di parità con gli altri”. Inoltre, il Parlamento europeo ha richiesto un atto europeo sull’accessibilità, lo EU Accessibility Act promesso dalla Commissione europea nel 2011, ma tuttora inesistente.

Trattato di Marrakesh.L’Eurocamera è intervenuta con questa risoluzione dopo le recenti indiscrezioni secondo cui Italia, Germania e Regno Unito, insieme ad altri Paesi, starebbero bloccando il Trattato di Marrakesh, accordo internazionale già firmato dall’Ue nell’aprile del 2014, che in sintesi stabilisce un regime per lo scambio transnazionale di libri in formato accessibile. Strasburgo “si impegna a collaborare attivamente con gli attori interessati per trovare una soluzione pragmatica ai fini dell’adesione al trattato di Marrakech”.

Libera circolazione. L’Europarlamento ha invitato la Commissione europea a fornire spiegazioni per assicurare legalmente che alle persone con disabilità sia garantita la fruizione di pari opportunità, diritti fondamentali, parità di accesso ai servizi e al mercato del lavoro, e anche degli stessi diritti e doveri in materia di accesso alla previdenza sociale. “Tutte le persone con disabilità devono godere del diritto di libera circolazione che è proprio di tutti i cittadini dell’Ue”. È stata infatti sottolineata la necessità di migliorare l’attuazione della legislazione dell’Ue per assicurare che possano viaggiare autonomamente utilizzando tutti i mezzi di trasporto, compresi quelli pubblici.

Europarlamento accessibile. Il numero di deputati al Parlamento europeo portatori di disabilità è aumentato considerevolmente a seguito delle elezioni del 2014. È stato istituito un gruppo di lavoro composto da membri di ciascuna delle commissioni parlamentari interessate, il quale ha organizzato eventi di sensibilizzazione aperti al personale e ai deputati al Parlamento europeo, fra cui l’organizzazione di corsi di lingua dei segni come parte della formazione professionale. (GdP)