Uno sciopero che farà lavorare di più!

Uno sciopero che farà lavorare di più!
Ma che sindacati abbiamo?

di Maurizio Tiriticco

Qualcuno mi deve spiegare a che cosa serve lo “sciopero breve di un’ora degli scrutini da parte del personale docente per due giornate consecutive”, proclamato dai sindacati scuola confederali, Snals e Gilda.

Conosciamo tutti – forse non li conoscono gli amici sindacalisti? – i tempi ristretti, anzi ristrettissimi, che un’istituzione scolastica ha, quando si chiudono le lezioni e si deve poi passare alle operazioni d’esame.

Pertanto, i tempi utili per gli scrutini, che, com’è noto, sono “prestazioni indispensabili”, quindi da farsi comunque, perché a rischio di precettazione, sono quelli che sono.

Va anche considerato che gli scrutini delle classi che devono sostenere esami non sono investite dallo sciopero.

Pertanto, i tempi sono pressoché contingentati! In effetti, è così da sempre!

A mio vedere, si tratta di uno sciopero che non tocca il governo, perché gli scrutini, COMUNQUE, SI DEVONO FARE!

In quali tempi all’amministrazione non interessa!

Purché si facciano!

Gli insegnanti saranno costretti a FARE COMUNQUE GLI SCRUTINI, purtroppo anche in orari imprevedibili!

Un tour de force faticosissimo!

Quindi, se un insegnante sciopera, non solo perde soldi – e l’amministrazione ci guadagna – ma poi si trova a lavorare di più successivamente e in orari assurdi.

Quindi, si sciopera per… LAVORARE DI PIU’!!!

IL GOVERNO PUO’ BELLAMENTE PROCEDERE PER LA SUA STRADA.

E I SINDACATI NON PERDONO LA FACCIA!

Almeno così pensano.

Ma questo è sindacalismo? Mah!