“Le assunzioni sono un ricatto per fare approvare una riforma scempio”

da La Tecnica della Scuola

“Le assunzioni sono un ricatto per fare approvare una riforma scempio”

Così Silvia Chimienti del M5S in un suo intervento diretto, senza reticenze, sul disegno di legge di riforma della scuola.

“Le assunzioni sono un ricatto per fare approvare in tempi brevissimi una riforma scempio”. Con queste chiare parole Silvia Chimienti del M5S in un suo intervento diretto, senza reticenze.

Non è andato giù, infatti, ai grillini l’inammissibilità dell’emendamento all’articolo 1 del DDL sulla scuola che chiedeva l’immediato ritiro della “riforma”, la soppressione di tutti gli articoli, tranne naturalmente quello riguardante il piano assunzionale.

Ma questa, a ben pensarci, non è stata e non è una semplice richiesta del M5S: in circa cinque mesi questo è stato il “grido di dolore” che si è levato dal 90% degli auditi in commissione, da tutte le sigle sindacali, mai così compatte, e dall’intero mondo della scuola.

Ritiro immediato del Ddl e piano di assunzioni scorporato dal provvedimento per garantire un percorso veloce alle immissioni in ruolo e ponderare molto di più invece una revisione complessiva di un settore portante della società.

Inoltre lo stesso piano di assunzioni, continuava la Chimienti, va rivisto in direzione più equa, come sintesi di centinaia di proposte provenienti dalla base, dalle diverse categorie di precari. Piano pluriennale, che parta dal fabbisogno reale, e che includa gli abilitati della seconda fascia d’istituto.

Niente ricatti, comunque, sulle assunzioni. Questa è la verità apertis verbis. Non è attraverso di esse che passerà una riforma scriteriata, assolutamente priva di buon senso, aborrita da tutto il mondo della scuola. O tra il palazzo chiassoso e maleducato e la piazza roboante si è creato ormai un solco profondo, che è preludio di un addio alla democrazia?