Slalom per la titolarità di sede

da ItaliaOggi

Slalom per la titolarità di sede

Dal 2016/2017 scattano gli ambiti, cambia la mobilità. Garantita ai vecchi prof e a chi entra sull’organico di diritto

Dal prossimo anno scolastico i docenti non potranno più chiedere il trasferimento dalla sede in cui sono titolari ad un’altra. E non potranno nemmeno concorrere per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie. Ma potranno conservare la titolarità della sede nella quale prestano servizio. Il diritto alla titolarità della sede sarà corrisposto anche ai docenti che saranno immessi in ruolo quest’anno sull’organico di diritto. Fermo restando che tale diritto insorgerà solo quando avranno ottenuto la sede definitiva. Gli insegnanti che andranno in esubero o diventeranno soprannumerari nell’anno scolastico 2016/2017, andranno a finire negli ambiti territoriali. E la stessa sorte toccherà ai docenti che saranno immessi in ruolo nell’organico dell’autonomia. Sono queste alcune delle novità più importanti contenute nel disegno di legge sulla scuola n.1934, che è stato approvato dal senato giovedì scorso con il voto di fiducia, passata con159 favorevoli e 112 contrari. Il disegno di legge dovrà tornare alla camera per l’ok definitivo. Dopo di che sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale e dispiegherà effetti dal giorno successivo (si veda il comma 209). Tornando alla mobilità dei docenti, per quest’anno i movimenti continueranno a svolgersi normalmente con le vecchi regole. Ciò vale sia per i trasferimenti e i passaggi, ormai sono giunti a compimento, che per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie.

Il prossimo anno, invece, i docenti di ruolo non potranno più muoversi, pena la perdita della sede di titolarità e la collocazione negli ambiti territoriali. L’accesso alla mobilità, così come l’abbiamo conosciuta finora, sarà consentito solo ai docenti che saranno immessi in ruolo quest’anno in organico di diritto. E cioè ai docenti che saranno assunti con le vecchie regole, direttamente sulle cattedre e sui posti delle loro discipline di insegnamento. A questi docenti, infatti, per l’anno 2016/2017 sarà assegnata una sede provvisoria. E dal 1° settembre 2017 otterranno una sede definitiva ad esito della mobilità. Anche a questi insegnanti sarà consentito conservare il diritto alla sede di titolarità. Che nel loro caso coinciderà con la sede definitiva. Ma poi non potranno più muoversi, altrimenti la perderanno e andranno negli ambiti. Fin qui la disciplina transitoria.

Quanto agli ambiti territoriali, il disegno di legge prevede che avranno un’ampiezza inferiore alla provincia e alle città metropolitane. E che saranno disegnati dagli uffici scolastici regionali, sentite le regioni e gli enti locali. I criteri fissati nel dispositivo prevedono che i direttori regionali dovranno tenere conto della popolazione scolastica, della vicinanza delle istituzioni scolastiche e della conformazione geomorfologica del territorio. Alla disciplina degli ambiti territoriali saranno assoggettati gli insegnanti che andranno in esubero o diventeranno soprannumerari nell’anno scolastico 2016/2017 e i docenti che saranno immessi in ruolo sui posti e le cattedra aggiuntive dell’organico dell’autonomia.