La nuova legge di riforma della scuola

La nuova legge di riforma della scuola

di Fabio Scrimitore

da Scuola e Amministrazione, n. 7/8, Luglio/Agosto 2015

 


Questi, in estrema sintesi, i punti qualificanti della legge definitivamente approvata dal Parlamento in data 9 luglio 2015.

Il nuovo Dirigente scolastico  Il Dirigente scolastico potrà gestire autonomamente le risorse umane, finanziarie, tecnologiche e materiali a disposizione. Le istituzioni scolastiche potranno infatti scegliere gli insegnamenti e attività da svolgere, e in base ad essi individuare il fabbisogno di personale docente, di attrezzature e di risorse economiche, che il MIUR provvederà a finanziare compatibilmente con le disponibilità di bilancio.Dal 1.9.2016, il Dirigente potrà richiedere docenti dell’Ambito Territoriale, ai quali potrà conferire incarichi triennali, rinnovabili per ulteriori trienni. Il mancato rinnovo non sarà legato alla volontà del Preside, ma ad eventuali modifiche del POF triennale, relative alle discipline di insegnamento. Potrà anche utilizzare i docenti per insegnamenti diversi dalla loro classe di concorso di titolarità, purché costoro ne abbiano titolo. Inoltre, il Preside dovrà tenere conto del curriculum e valorizzare le competenze del docente. La legge vieta poi ai Dirigente di assumere prof. a lui legati da vincoli di parentela. Nella gestione autonoma dell’organico e delle attività scolastiche da parte del Dirigente si fa rientrare anche il premio di merito che egli può decidere di assegnare ai docenti più meritevoli. Dal 2016 verranno stanziati 200 milioni annui allo scopo.La scelta dei docenti cui attribuire gli incarichi rimarrà quindi in capo al solo Dirigente scolastico, ma i professori potranno avanzare la propria candidatura.
Valutazione del Dirigente scolastico I Dirigenti scolastici verranno valutati sulla base del miglioramento degli apprendimenti degli studenti, e, insieme, sull’efficacia della direzione e la gestione della scuola, compresa la valorizzazione dei meriti dei professori. La valutazione dei Presidi, nel triennio 2016-2018, sarà affidata ad ispettori del Miur.
Autonomia scolastica    Come nel passato, le scuole avranno la possibilità di rimodulare il monte ore annuale di ciascuna disciplina e potenziare il tempo scuola, i modelli e i quadri orari. L’orario complessivo sarà più flessibile. Si conferma quanto era già previsto dal Regolamento sull’autonomia del 1999, cioè:- l’apertura pomeridiana;- la riduzione del numero di studenti per classe; tale possibilità è consentita soltanto se non comporterà aumento dell’organico autorizzato per l’anno scolastico di riferimento; – l’articolazione di gruppi di classi,- il potenziamento del tempo scuola;- la rimodulazione del monte orario;- l’apertura anche d’estate, nel senso che, nei periodi di pausa delle lezioni, potranno essere organizzate diverse attività formative e ricreative a beneficio degli alunni.
Organico dell’autonomia La legge istituisce l’organico funzionale (dell’autonomia), il quale comprende nuclei di professori assunti dalle scuole a chiamata diretta per far fronte alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle stesse. L’organico funzionale (o dell’autonomia) consentirà anche di far fronte alle supplenze fino a 10 giorni, L’ organico funzionale comprende:A – l’organico di diritto,B – i posti comuni,C – i posti di sostegnoD- i posti per il potenziamento dell’offerta formativa (definito anche: organico aggiuntivo) , includendovi i posti per l’organizzazione, per la progettazione, per il coordinamento e per il fabbisogno di progetti.Il testo di legge non specifica nulla in merito a quanto accadrà nel 2015/16. Tuttavia non si può escludere che, con normativa secondaria, si disponga che l’organico aggiuntivo potrà essere applicato anche per l’anno scolastico 2015/2016.Si prevede che in ogni scuola, in media, vi saranno 7 docenti in più, per potenziare l’offerta formativa. .
Ambiti territoriali Dal 2016 saranno definiti gli ambiti territoriali delle “Reti di scuole”.Tali ambiti avranno un’ampiezza inferiore alla provincia e alle città metropolitane, ma potranno comprendere anche più centri urbani. Saranno disegnati dagli Uffici scolastici regionali, sentite le Regioni e gli Enti locali. I criteri fissati prevedono che i Direttori regionali dovranno tener conto dell’entità quantitativa della popolazione scolastica, della vicinanza delle istituzioni scolastiche e della conformazione geomorfologica del territorio.Alla disciplina gestionale degli ambiti territoriali saranno assoggettati gli insegnanti che risulteranno in esubero o diventeranno soprannumerari nell’anno scolastico 2016/2017 e i docenti che saranno immessi in ruolo sui posti e le cattedre aggiuntive dell’organico dell’autonomia.I professori potranno quindi muoversi all’interno delle rete territoriale. Le reti gestiranno anche gli insegnamenti e l’offerta formativa. Gli ambiti territoriali utilizzeranno gli stessi docenti e le segreterie delle scuole, che si accorderanno sulla gestione dell’organico, l’amministrazione e le attività.Anche la formazione dei docenti potrà essere condivisa dalle scuole che comporranno le reti. Le risorse finanziarie saranno destinate all’intera rete, che dovrà gestirle e che dovrà rendere pubblici le decisioni e i conti.
Nuove assunzioni (commi dal 94 al 104) (Ne sono esclusi i dipendenti di ruolo dello Stato)   Il Piano straordinario delle assunzioni prevede 102.734 nuove nomine di docenti, dei quali47.476 immessi in ruolo dal 1.9.2015;55.258, immessi in ruolo giuridicamente dal 1.9.2015, economicamente dal 1.9.2016.Previste tre fasi:1^ fase “A” (fase Zero): attribuzione dei posti compresi nell’organico di diritto. Inizia immediatamente, secondo il vecchio regime previsto dall’art. 399 del T.U. 16.4.1994, n.297 e comprenderà:a-       21.880 nomine (posti comuni e di sostegno), con effetto 1.9.2015, di cui il 50% dalle GAE ed il 50 % dai concorsi svolti già (abolita la differenza fra vincitori e idonei); le assunzioni saranno disposte su posti liberi per pensionamento, decessi e dimissioni volontarie.b – 14.747 docenti, divisi sempre al 50 % fra le GAE e le graduatorie dei vecchi concorsi; ciò avverrà secondo quanto previsto dal Piano Carrozza:- 8.895 docenti di sostegno (3^ annualità)- 5.582 docenti di sostegno (2^ annualità).Tale fase dovrà concludersi entro il 15 settembre 2015.Entro il 31 agosto, gli interessati riceveranno la proposta di nomina. Dopo la conclusione di questa fase ZERO, le graduatorie dei vecchi concorsi a cattedra del 1999 e del 1990 cesseranno di avere efficacia.Piano straordinario di immissioni in ruolo2^ fase “B”: è assunta in deroga alla procedura prevista dall’art. 399 del predetto T.U. del 1994.:- dal giorno dell’entrata in vigore della nuova legge, l’Amministrazione avvierà la procedura per assumere.Tutti gli aspiranti, docenti abilitati o vincitori di concorso, che non saranno stati destinatari di proposta di assunzione nella fase A, dovranno produrre domanda – on line – di assunzione, indicando tutte le province e mettendole in ordine di priorità. Coloro che riceveranno proposta di contratto dovranno rispondere entro 10 giorni, dichiarando di accettare la proposta. In caso contrario resteranno fuori dal Piano straordinario di immissioni in ruolo.Le assunzioni avverranno in corso d’anno, ma avranno la decorrenza giuridica dal 1.9.2015. I posti disponibili verranno assegnati in ambito nazionale e corrisponderanno ai posti che saranno residuati dai 47.476posti della fase precedente.3^ fase “C”: sono i posti previsti per il potenziamento dell’offerta formativa.La fase 3^ riguarderà l’organico del Piano di potenziamento dell’offerta formativa e comprenderà:55.258 assunzioni, delle quali:48.812 su posti comuni;6.446 su posti di sostegno.I docenti individuati riceveranno diretta comunicazione dal Servizio Telematico del Miur, in via di predisposizione. Anche in questo caso, le assunzioni avverranno secondo l’ordine di preferenza delle singole province, indicato dai candidati nelle domande di immissione in ruolo che avranno presentato su richiesta del Miur, come è specificato di seguito. La decorrenza è prevista dal:- 1.9.2015, giuridicamente;- 1.9.2016, economicamente. – il personale, che sarà nominato dopo il 31 ottobre 2015, prenderà servizio il 1.9.2016, secondo le nuove procedure affidate ai Dirigenti scolastici. Anche questi docenti dovranno fare una scelta di sede, redigendo un elenco delle sedi di preferenza, in una delle quali saranno immessi in ruolo effettivamente dal 1.9.2016 (giuridicamente dal 1.9.2015).
Date delle assunzioni Entro il 15 settembre 2015:saranno assunti gli idonei del concorsi del 2012 e gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, nei limiti dei posti vacanti disponibili in organico di diritto.Entro l’anno scolastico 2015/16:saranno assunti gli idonei dei concorsi e gli aspiranti delle GAE della fase a), nei limiti dei posti vacanti e disponibili in organico di diritto che residuino. La decorrenza giuridica della nomina sarà al 1.9.2015; la decorrenza economica al 1.9.2016.Entro l’anno scolastico 2015/16 saranno assunti gli idonei dei concorsi e gli iscritti nelle graduatorie GAE sui posti per il potenziamento dell’offerta formativa. La decorrenza giuridica sarà dal 1.9.2015.
Modalità di accettazione delle proposte di assunzione in ruolo  I docenti che non accetteranno la proposta di assunzione loro rivolta non parteciperanno alle procedure di nomina delle fasi successive e verranno espunti definitivamente dalle graduatorie di merito dove erano collocati.Per la scuola dell’infanzia saranno assunti soltanto i docenti necessari per coprire i posti effettivamente vacanti e disponibili in organico di diritto (non c’è Il Potenziamento Offerta Formativa).
Immissioni in ruolo del futuro Sarà bandito un concorso, al quale potranno partecipare soltanto coloro che siano in possesso di abilitazione (TAF – PAS)
Supplenze I contratti a tempo determinato riguarderanno soltanto le classi di concorso per le quali è difficile reperire docenti (es., matematica in Lombardia) Stralcio del dell’emendamento approvato il 26.6.2015:A partire dal 1° settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale docente, educativo ed ATA presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di 36 mesi, anche non continuativi.
Piano per il Potenziamento dell’Offerta Formativa (triennale) Sarà predisposto entro il mese di ottobre dell’anno scolastico per il triennio di riferimento. Ne consegue che entro il mese di ottobre 2015 dovrebbe essere predisposto il Piano per il Potenziamento dell’Offerta Formativa del triennio 2016/17; 2017/18; 2018/19. Il Piano per il P.O.F. potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre.Procedura di redazione del Piano:- Il Dirigente definisce gli indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione amministrativa;- Il Piano è elaborato dal Collegio dei docenti;- il Piano è deliberato dal Consiglio di Istituto;- Il Piano è pubblicato sul Portale Unico Nazionale.Contenuti del Piano:- Articolazione modulare del monte ore; – Potenziamento del tempo-scuola;- Programmazione settimanale orario complessivo del curricolo edi quello delle singole discipline;- Insegnamenti opzionali delle scuole del II ciclo;- Attività formative rivolte al personale docente, amministrativo,tecnico e ausiliario.
Potenziamento degli insegnamenti La legge prevede che si potenzino gli insegnamenti di Inglese, Musica ed Educazione motoria nella scuola primaria, restando, ovviamente,nel limite dell’organico disponibile.-      Coloro che hanno una specializzazione in Scienze motorie dal prossimo anno scolastico potranno essere a tutti gli effetti nominati docenti nelle scuole elementari.
Comitato per la valutazione dei docenti (durata triennale) Il Comitato per la valutazione dei docenti, già previsto dall’art. 11 del D.P.R. n. 275 del 16 aprile 1994, sarà composto dal Preside, quattro docenti (tre scelti dal Collegio dei docenti e uno dal Consiglio d’istituto), due genitori e uno studente.Ecco cosa prevede la legge:“Per la valorizzazione del merito del personale docente è istituito presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca un apposito fondo, con lo stanziamento di euro 200 milioni annui a decorrere dall’anno 2016, ripartito a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì, i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo, con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Il Dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti, istituito ai sensi dell’articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dal presente articolo, assegna annualmente al personale docente una somma del fondo di cui al comma 125 sulla base di motivata valutazione ‘’. Il Comitato individuerà i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:a) della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, del successo formativo e scolastico degli studenti;b) dei risultati ottenuti dal docente in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.
Sistema di valutazione delle scuole Sono destinati 32 milioni di euro dal 2016 al 2019 per potenziare il sistema di valutazione delle scuole. Saranno utilizzati per organizzare le rilevazioni nazionali degli apprendimenti, la partecipazione dell’Italia alle indagini internazionali, l’autovalutazione e le visite valutative delle scuole.
Nuovo concorso per T.F.A Gli abilitati con il T.F.A o con il P.A.S., esclusi dal Piano delle assunzioni, parteciperanno ad un nuovo concorso, che sarà indetto entro il 1° ottobre 2015.
Reti di scuole La legge prevede che i professori potranno spostarsi all’interno della singola rete, o fra le reti (?). Ogni rete corrisponderà a un dato territorio, che potrà comprendere anche più città. Le reti gestiranno anche gli insegnamenti e l’offerta formativa e programmeranno la formazione dei docenti.Le risorse saranno destinate all’intera rete, che dovrà gestirle e che dovrà rendere pubblici le decisioni e i consuntivi.
Didattica digitale e laboratoriale Sarà aggiornato il Piano Nazionale Scuola Digitale del Miur per la digitalizzazione della scuola. Sarà potenziata la didattica laboratoriale  per intensificare la relazione fra realtà produttive e sociali del territorio e le scuole. Saranno creati laboratori territoriali che colleghino le scuole con le università, i poli tecnico professionali, le imprese. Per questo progetto è previsto un finanziamento di 90 milioni di euro.
Alternanza scuola-lavoro Sono previsti 100 milioni di euro, a decorrere dal 2016. Saranno aumentate a 400 le ore dedicate all’alternanza nel triennio degli istituti tecnici e professionali, a 200 nei licei.Le ore potranno essere svolte in azienda e presso enti pubblici che svolgono attività inerenti alla valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale.L’alternanza scuola-lavoro viene posta in termini di obbligatorietà nei trienni degli istituti del II ciclo. Tanto può far dubitare della costituzionalità della norma.
Formazione in servizio dei docenti Dal 2016 saranno investiti 40 milioni per la formazione in servizio dei docenti: si parla di 50 ore di attività che potranno comprendere formazione tra pari e on-line.
Il Curriculum dello studente E’ prevista la formalizzazione del Curriculum dello studente, documento che conterrà il profilo dello studente relativo al percorso di studi, alle scelte formative, alle competenze acquisite a scuola e nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. Per attuare questa novità, il Preside può avvalersi di finanziamenti esterni, quali sponsorizzazioni.
Carta del docente“Io studio” La Carta del docente avrà la consistenza di 500 euro per ogni anno scolastico, utilizzabile per l’aggiornamento e la formazione. I professori potranno servirsene per comprare libri, riviste, software e hardware; potranno iscriversi a corsi di studio, o pagare ingressi a cinema e musei, ecc.Avrà cinque anni di validità; potrà essere rinnovata.Grazie a una procedura telematica da eseguire tramite il «Portale dello studente», raggiungibile dal sito del Miur, alla tessera può essere attribuita la funzionalità di carta di debito anonima al portatore.
L’inclusione scolastica Le scuole dovranno garantire l’inclusione scolastica ed il diritto allo studio degli alunni ‘con bisogni educativi speciali’ con la redazione di percorsi personalizzati.Inoltre dovranno garantire attività contro la dispersione e il cyberbullismo.
Edilizia scolastica Sono previsti 40 milioni di euro nel 2015 per indagini sullo stato dell’edilizia. Sarà emesso un avviso pubblico per l’elaborazione di progetti per la realizzazione di scuole altamente innovative. Viene prorogato il termine perché sia utilizzato il Fondo per gli interventi di edilizia scolastica fino al 2018, fondo che può essere alimentato anche da risorse finanziarie provenienti da istituzioni o soggetti esterni.
Open data Si realizzerà un Portale unico dei dati della scuola per garantire l’accesso ai dati e ai materiali degli istituti scolastici, al curriculum dello studente, alla normativa, agli atti e alle circolari.
Il 5 per mille e lo School Bonus E’ previsto che le scuole vengano inserite nel 5 per mille dell’imposta sul reddito. Inoltre la norma sullo School Bonus dispone un credito di imposta del 65% delle erogazioni liberali per la scuola effettuate nel 2015 e nel 2016 e del 50% per quelle effettuate nel 2017. Con il maxiemendamento è stato posto il tetto massimo di 100mila euro per le erogazioni liberali. Si tratta di finanziamenti da parte di aziende, privati, enti per la realizzazione di nuove strutture, la manutenzione di quelle esistenti, il sostegno ad interventi per l’occupabilità degli studenti.
   Scuole paritarie Si potrà detrarre il 19% delle spese sostenute per la frequenza di scuoledell’infanzia e per quelle del primo ciclo che fanno parte del sistema nazionale di istruzione e delle scuole paritarie per un importo annuo non superiore a 400 euro.
Esoneri e semi-esoneri La legge di stabilità del 2015 ha abolito la concessione dei provvedimenti di esonero e di semi-esonero dei collaboratori del Dirigente. Il Dirigente potrà comunque individuare fino al 10 % dei docenti perché lo coadiuvino nelle attività di supporto organizzativo e didattico della scuola. Pertanto, è prevedibile che i collaboratori del Preside verranno individuati e richiesti in modo da farli rientrare nel computo totale dell’organico fissato per la scuola; non insegneranno, ma non potranno essere sostituiti da personale esterno.
Mobilità Dal 2016/2017 scattano gli ambiti territoriali. Cambierà la mobilità. Verrà, però, garantita ai vecchi professori e a chi entrerà dall’1.9.2015 nell’organico di diritto. Dal prossimo anno scolastico, i docenti non potranno più chiedere il trasferimento dalla sede in cui sono titolari ad un’altra. e non potranno nemmeno concorrere per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie. Potranno, però, conservare la titolarità della sede nella quale prestano servizio. Il diritto alla titolarità della sede sarà garantito anche ai docenti che saranno immessi in ruolo quest’anno (dall’1.9.2015) sull’organico di diritto. Fermo restando che tale diritto insorgerà solo quando avranno ottenuto la sede definitiva. Gli insegnanti che saranno in esubero, o diventeranno soprannumerari nell’anno scolastico 2016/2017, confluiranno negli ambiti territoriali. Così pure accadrà per i docenti che saranno immessi in ruolo nell’organico dell’autonomia.Il prossimo anno, invece, i docenti di ruolo non potranno più muoversi, pena la perdita della sede di titolarità e la collocazione negli ambiti territoriali. L’accesso alla mobilità, così come l’abbiamo conosciuta finora, sarà garatito solo ai docenti che saranno immessi in ruolo quest’anno in organico di diritto, vale a dire, ai docenti che saranno assunti con le vecchie regole, direttamente sulle cattedre e sui posti delle loro discipline di insegnamento. A questi docenti, infatti, per l’anno 2016/2017 sarà assegnata una sede provvisoria. E dal 1° settembre 2017 otterranno una sede definitiva ad esito della mobilità. Anche a questi insegnanti sarà consentito conservare il diritto alla sede di titolarità. Che nel loro caso coinciderà con la sede definitiva. Ma poi non potranno più muoversi, altrimenti la perderanno e andranno negli ambiti. Fin qui la disciplina transitoria.