Nota 24 luglio 2015, AOODGSIP 4855

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Ai Dirigenti degli Ambiti Territoriali
LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
Bolzano
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
Trento
All’ Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca
Bolzano
All’ Intendente Scolastico per la Scuola Località Ladine
Bolzano
Al  Sovrintendente degli studi per la Regione Valle D’Aosta
Aosta
Ai Docenti referenti per le Consulte Provinciali degli Studenti
presso gli UU.SS.RR.
Ai Presidenti delle Consulte Provinciali degli Studenti
Ai Dirigenti scolastici
LORO SEDI
Al Forum dei Genitori
Al Forum degli Studenti

OGGETTO: Permanenza nella Scuola dell’Infanzia degli alunni adottati. Precisazioni

Pervengono alla Scrivente richieste di chiarimenti, da parte degli uffici sul territorio, circa l’eventuale deroga all’ assolvimento dell’ obbligo di istruzione per gli alunni indicati in oggetto.
Come è noto, in riferimento a tale tematica si collocano le disposizioni contenute nella nota del Dipartimento per l’Istruzione prot n.547 del 21/02/2014, integralmente richiamate nelle Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, trasmesse in data 18 dicembre u.s..
La nota pone in evidenza la “straordinarietà e specificità degli interventi in questione” e invita i Dirigenti scolastici ad esaminare “i singoli casi con sensibilità e accuratezza, confrontandosi – laddove necessario – anche con specifiche professionalità di settore e con il supporto dei Servizi Territoriali, predisponendo percorsi individualizzati e personalizzati”.
Con la stessa nota il Dipartimento precisa che “solo a conclusione dell’iter sopra decritto, inerente casi eccezionali e debitamente documentati, e sempre in accordo con la famiglia, il Dirigente Scolastico – sentito il team dei docenti – potrà assumere la decisione, in coerenza con quanto previsto dall’art.114, comma 5 del D. Lgs. n. 297/94, di far permanere l’alunno nella scuola dell’infanzia per il tempo strettamente necessario all’acquisizione dei prerequisiti per la scuola primaria, e comunque non superiore ad un anno scolastico, anche attraverso un’attenta e personalizzata progettazione educativa” .
Al riguardo sembra opportuno precisare che i suddetti interventi sono adottati, dopo un’attenta verifica della sussistenza delle condizioni e sempre in completo accordo con le famiglie interessate, anche presso le istituzioni scolastiche paritarie, per le quali l’avvio dell’ iter procedurale e la successiva decisione risultano di competenza del Coordinatore delle attività educative e didattiche, sentito il team dei docenti.

IL DIRETTORE GENERALE
Giovanna Boda

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