3 novembre Dal RAV al Piano di Miglioramento

Come previsto dall’Avviso 15 ottobre 2015, i rapporti di autovalutazione (RAV) di tutte le scuole sono pubblicati nella sezione “Scuola in Chiaro” sul sito del MIUR dal giorno 3 di novembre 2015.

ravLe scuole si autovalutano con responsabilità e trasparenza


 

Da oggi on line i Rapporti di autovalutazione delle scuole
Giannini: “Risultato storico, attivato uno strumento di trasparenza e responsabilizzazione.
Per le famiglie vetrina importante”

Esiti degli scrutini e degli Esami di Stato, risultati delle prove Invalsi, informazioni sulla prosecuzione negli studi o nel mondo del lavoro degli studenti diplomati, caratteristiche del dirigente scolastico (anni di esperienza, tempo di permanenza nella scuola), caratteristiche del corpo insegnante (dall’età media dei docenti alla tipologia di contratto prevalente), informazioni dettagliate sull’organizzazione del curricolo e della progettazione didattica. Tutto a portata di click.

Da oggi la scuola italiana si mette davvero in chiaro. Sono infatti on line i Rapporti di autovalutazione (Rav) delle scuole, frutto di un anno di lavoro in cui ogni istituto ha confrontato i propri dati con quelli provinciali, regionali e nazionali e ha messo nero su bianco i propri punti di forza e debolezza, abbinandoli a precisi obiettivi di miglioramento.

“Questa è una giornata straordinaria per il nostro Paese – sottolinea il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, intervenuta nel corso della presentazione al Miur – Le scuole hanno dato prova di grande maturità e responsabilità mettendo in trasparenza i propri dati. Siamo di fronte ad uno strumento potente che ci porta all’avanguardia in Europa. In un anno è stato fatto un lavoro enorme, che mette nelle mani di dirigenti, docenti, cittadini e genitori importanti elementi di analisi del sistema di istruzione. Trasparenza e responsabilità non sono più un tabù, ma un dato di fatto. Si finisce con le sperimentazioni e si inizia un processo permanente che porta avanti la nostra visione di autonomia. Lo step successivo sarà quello della valutazione esterna, che partirà nel secondo quadrimestre sul 10% delle scuole. Stiamo avviando anche la valutazione dei dirigenti scolastici e, in parallelo, come previsto dalla Buona Scuola, quella dei docenti. Finalmente abbiamo un sistema integrato di valutazione”.

“Oggi gli istituti scolastici hanno confermato quello che questo Governo afferma con convinzione da tempo: la valutazione è uno strumento fondamentale per intervenire laddove necessario, appianare le differenze e potenziare le eccellenze. È una risorsa straordinaria per dare benzina alle scuole, motore di sviluppo del nostro Paese – ha aggiunto il Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone – Il Rapporto di autovalutazione presentato oggi non è una fotografia, un fermo immagine. Noi vogliamo cambiare la situazione, fare scorrere le immagini e per questo abbiamo investito risorse economiche e professionali. Grazie al Rav, all’Anagrafe dell’edilizia scolastica, al portale Scuola in chiaro, siamo in grado di avere un quadro definito e globale del nostro sistema d’istruzione. E lavorare su questo in maniera strategica”.

I principali numeri e risultati dei Rav
Oltre il 95% delle scuole, con picchi del 100% in alcune regioni nelle istituzioni statali, ha già pubblicato il Rav. Le istituzioni scolastiche rimanenti potranno comunque farlo nei prossimi mesi. Oltre 47.000 i componenti dei Niv, i Nuclei interni di valutazione, che hanno lavorato ai Rapporti pubblicati oggi. Il 7% delle scuole statali ha inserito nei Nuclei anche personale esterno alla scuola (esperti, genitori), evidenziando una particolare propensione all’apertura e al confronto. Da una prima analisi, l’80% dei Rav risulta conforme ai criteri di coerenza e attendibilità attesi. Sarà cura degli Uffici scolastici regionali, ora, prendere contatto con le scuole per invitarle a verificare gli eventuali ‘disallineamenti’.
Dati di contesto (fra cui popolazione scolastica, territorio e capitale sociale, risorse professionali), Esiti (dai risultati degli alunni alle prove Invalsi), Processi (dagli ambienti di apprendimento, all’orientamento, alla valorizzazione delle risorse umane), Priorità di miglioramento, sono le sezioni che compongono il Rapporto, consultabile in versione estesa e sintetica. Un video tutorial consente una navigazione guidata agli utenti non esperti.
Per le aree degli Esiti e dei Processi le scuole dovevano esprimere un giudizio su se stesse – uno per ciascuna delle voci previste – utilizzando una scala da 1 a 7 (1=situazione molto critica, 7=eccellente). Ogni giudizio andava motivato. Secondo una prima analisi, le scuole tendono a posizionarsi, omogeneamente sul territorio, intorno ad un livello 4 (sommando Esiti e Processi), il che evidenzia una situazione complessivamente positiva. Ma anche una tendenza all’oggettività da parte degli istituti, che non si sono dati giudizi ‘gonfiati’.
In particolare, per l’area degli Esiti il punteggio medio che le scuole si sono attribuite in relazione ai risultati raggiunti dai ragazzi è 5,02, quello relativo alle Prove Invalsi 4,14, quello relativo alle competenze chiave e di cittadinanza 4,69, per i risultati a distanza (esiti post-diploma) è 5,29. Un quadro complessivamente più che sufficiente.

 

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La schermata del Rav in versione sintetica.

Le priorità di miglioramento
Il Rav è anche e soprattutto uno strumento di lavoro per le scuole. Contiene, infatti, gli obiettivi di miglioramento che ciascun istituto si è dato a seguito della propria autovalutazione. Per l’area Esiti, il 29,4% delle scuole ha individuato come obiettivo prioritario il miglioramento dei risultati scolastici degli studenti. Seguono il miglioramento dei risultati nelle prove Invalsi (27,8%), il miglioramento delle competenze chiave e di cittadinanza (27,4%), i risultati a distanza (15,4%).

Di seguito la mappa delle priorità (scuole statali) a livello regionale, che evidenzia una particolare volontà delle scuole del Sud di migliorare i risultati nelle prove Invalsi.

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Per l’area Processi, le scuole indicano di voler lavorare soprattutto (22,9%) sul miglioramento del curricolo e della progettazione didattica. Seguono, come priorità di miglioramento, gli ambienti di apprendimento (15,2%), lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse umane (14,1%), l’orientamento (13,3%), l’inclusione scolastica (12,7%), l’integrazione con il territorio e il rapporto con le famiglie (11,5%), l’organizzazione della scuola (10,2%). Il Miur produrrà nei prossimi mesi un’analisi più dettagliata dei dati emersi dai primi Rav.

Scuola in Chiaro e open data
I Rapporti sono a disposizione sul portale ‘Scuola in Chiaro’, rinnovato per l’occasione attraverso una maschera di ricerca semplificata, una nuova grafica e un “pulsante” ad hoc che consente l’accesso diretto al Rapporto di autovalutazione entrando nel profilo di ciascuna istituzione scolastica. Da oggi su Scuola in Chiaro, nel Menù principale in Home Page, alla voce Download dati, sono anche scaricabili alcuni set di dati in formato aperto (open data). Un ‘antipasto’ del portale Open data previsto dalla legge Buona Scuola.

Scuola in Chiaro:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/


Scuola trasparente e responsabile
Al Miur la presentazione dei Rapporti di autovalutazione
Martedì 3 novembre, Sala della Comunicazione

Martedì 3 novembre, a partire dalle ore 10.30, presso la sala della Comunicazione del Miur, saranno presentati i risultati del primo esercizio di autovalutazione delle scuole.

Aprirà gli interventi il Sottosegretario Davide Faraone. Nel corso della mattinata sarà presentata la nuova veste del portale Scuola in Chiaro su cui saranno disponibili, proprio a partire da martedì, i Rapporti di autovalutazione di tutte le scuole. Uno strumento di lavoro e miglioramento per gli istituti, ma anche di trasparenza nei confronti di famiglie e cittadini. I vertici tecnici del Ministro illustreranno i dati essenziali emersi dall’autovalutazione delle scuole. L’intervento del Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini chiuderà la mattinata.

Scuola trasparente e responsabile

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Sala della Comunicazione

3 novembre 2015

Ore 10:00 Registrazione partecipanti
Coordina Elena Ugolini

Consigliere del Ministro dell’Istruzione, dell’Università

e della Ricerca

Ore 10:30 On. Davide Faraone

Sottosegretario all’Istruzione

Ore 10:45 Sabrina Bono

Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle

risorse umane, finanziarie e strumentali

Ore 11:00 Rosa De Pasquale

Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e

formazione

Ore 11:15 Carmela Palumbo

Direttore Generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione

del sistema nazionale di istruzione

Ore 11:30 Gianna Barbieri – Damiano Previtali

Dirigente Ufficio Statistica e studi e Dirigente Ufficio Valutazione

del Sistema nazionale di istruzione e di formazione – MIUR

Conclusioni  
Ore 12:00

 

 

On. Stefania Giannini

Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Come previsto dalla nota 25 giugno 2015, AOODOGSV 5983, le scuole possono riaccedere al format elettronico del rapporto di autovalutazione, definito a luglio, dall’1 settembre al 10 ottobre 2015 (termine prorogato con Avviso 29 settembre 2015) per rivedere e ridefinire qualunque passaggio interno e condividere con la comunità professionale e sociale di riferimento le analisi svolte e le priorità individuate per il miglioramento.

Dal 10 ottobre sono chiuse definitivamente le funzioni ed il RAV di ogni scuola viene pubblicato – dal 3 novembre 2015 – nell’apposita sezione del portale “Scuola in chiaro” dedicata alla valutazione con le modalità previste dalla nota 30 aprile 2015, AOODGOSV 3746.

Con la chiusura e la pubblicazione del RAV si apre la fase di formulazione e attuazione del piano di miglioramento (PdM) che coinvolge tutte le scuole (statali e paritarie), a partire dall’inizio dell’anno scolastico 2015/16 secondo gli orientamenti forniti dalla nota 1 settembre 2015, AOODGOSV 7904.

miglioramentoAlle scuole tramite il portale del MIUR verrà chiesto di compilare alcuni campi per consentire all’amministrazione di acquisire alcuni dati utili per il monitoraggio dei PdM (vd. allegato alla nota 1 settembre 2015, AOODGOSV 7904).

Le scuole potranno inoltre accedere, tramite il sito dell’INDIRE, ad uno specifico ambiente di lavoro per predisporre il loro Piano di Miglioramento.

 

Il format si articola in sezioni, ognuna delle quali prevede alcuni passi operativi:

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

1 SEZIONE: SCEGLIERE GLI OBIETTIVI STRATEGICI IN TRE PASSI
Passo 1: verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi
Passo 2: elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Passo 3: ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo, i risultati attesi, gli indicatori di processo e le modalità di misurazione dei risultati

2 SEZIONE: DECIDERE LE AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO IN TRE PASSI
Passo 1: ipotizzare le azioni da compiere considerandone anche i possibili effetti negativi
Passo 2: considerare gli effetti delle azioni anche nel medio e lungo periodo
Passo 3: rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo

3 SEZIONE: PIANIFICARE LE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO IN TRE PASSI
Passo 1: definire l’impegno delle risorse umane
Passo 2: definire i tempi di attuazione delle azioni
Passo 3: programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo

4 SEZIONE: VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE I RISULTATI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO IN QUATTRO PASSI
Passo 1: valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
Passo 2: descrivere i processi di condivisione del piano all’interno della scuola
Passo 3: descrivere le modalità di diffusione dei contenuti e dei risultati del piano sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione scolastica
Passo 4: descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di Autovalutazione

Il piano di miglioramento rappresenta uno degli elementi costitutivi del piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) – art. 3, c. 3, del DPR 275/99 come modificato dall’art. 1, c. 14 della Legge 107/15.

 
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