STUDENTE SEDICENNE DI SIRACUSA SUICIDA

RETE STUDENTI: STUDENTE SEDICENNE DI SIRACUSA SUICIDA, ENNESIMA VITTIMA DEL BULLISMO OMOFOBICO. È ORA DI INTERVENTIRE

Apprendiamo da mezzo stampa che nella giornata di ieri un ragazzo di 16 della provincia di Siracusa si è tolto la vita. Pare che le motivazioni nascano da discriminazioni che subiva per via del suo orientamento sessuale e della sua condizione economica.

Dichiara Alberto Irone, Portavoce della Rete degli Studenti Medi:”La morte di Aleandro si aggiunge alla folta lista delle vittime di bullismo omofobico. Portare un ragazzo di 16 anni al suicidio perché è omosessuale è un crimine inaccettabile.
È ora importante che si individuano i soggetti che hanno contribuito a tali discriminazioni perché non rimangano impuniti.”

Anche lo stress dato dalla condizione economica della sua famiglia pare aver contribuito a questo gesto di disperazione.

Continua Irone:”non è accettabile che un ragazzo debba subire una tale pressione sociale rispetto alla sua condizione economica, tale da portarlo ad uccidersi”

Conclude Irone:”Aleandro è innanzitutto vittima di un sistema che non comprende la gravità dell’omofobia. Le istituzioni, il Governo e il MIUR devono sapere che Aleandro è morto perché ancora oggi nelle scuole si viene discriminati per l’orientamento sessuale, si viene privati della libertà di essere se stessi, di autodeterminarsi.
L’inserimento nella “Buona Scuola” dell’educazione alla parità tra i sessi e a tutte le discriminazioni come scelta facoltativa per la scuola, non è lontanamente una risposta per contrastare fenomeni come quello che ha portato alla morte del 16enne. Serve una strategia nazionale seria, obbligatoria per tutte le scuole, in cui si prevedano programmi rivolti a studenti e insegnanti, di formazione, di conoscenza dell’altro, di insegnamento al rispetto dell’altro a prescindere dal sesso, dall’orientamento sessuale e dal l’identità di genere.
Il MIUR deve prendersi la responsabilità che cose come non accadano più.”