Professore ti odio

PROFESSORE, TI ODIO di Umberto Tenuta

CANTO 552 Maestra, io ti odio.

Ne ho letti tanti di questi messaggi.

Troppi!

 

Scuola materna.

Scuola matrigna.

Odiata matrigna!

Odiata BUONASCUOLA.

Odiata dai suoi figli.

Dagli studenti.

Da coloro che amano.

Studente, da studium, che in latino significa anche “passione, desiderio, impulso interiore”. Scrive F. Ferrarotti che “La scuola non sembra in grado di stimolare e far scoprire ai giovani la gioia della lettura, e di riportare lo studio al suo significato originario di studium, ossia amore, passione, avventura”[1].

I giovani arrivano a scuola con la loro gran sete di esplorare il mondo, di conoscere, di alimentarsi alle fonti della cultura per crescere, per diventare adulti, uomini.

E nella scuola trovano Lei, l’arcigna Maestra, l’arcigna Professoressa, l’impassibile Professore!

−Mica la Scuola è una CA’ ZOIOSA!

−La BUONASCUOLA è una casa dolorosa.

QUI L’INFERNO hanno scritto i vecchi alunni ai nuovi arrivati.

−E qui saranno pianti e lai!

−Qui si deve, si ha l’obbligo, si ha l’onere, pesante onere, di memorizzare.

−La Scuola è un carcere!

−La Scuola è un luogo di pena, un penitenziario!

−Rassegnatevi, o voi che entrate! Rassegnatevi e studiate!

−Sudate, sudate, sudate dovranno essere le pagine dei vostri libri di testo!

A scuola è vietata la gioia.

È vietata la gioia di conoscere le storie degli antichi patri.

È vietata la gioia di esplorare le terre, le città, le culture dei paesi lontani.

È vietata la gioia di conoscere le più meravigliose forme della vita.

È vietata la gioia di assaporare la lettura dei grandi scrittori del tempo che fu e che è.

Ed è vietata la gioia di leggere la poesia di Anacreonte e di Omero, di Dante e di Petrarca, di Foscolo e di Leopardi, di D’Annunzio e di Montale, di Quasimodo e di

Ungaretti…

Ed è vietata soprattutto la lettura dei Poeti delle altre nazioni!

Ma soprattutto è vietata la gioia della Musica e di ogni altra forma d’arte.

Tutto nella BUONASCUOLA deve essere fatica.

Fatica e pena.

CONDANNA dei nati condannati.

Nella BUONASCUOLA è una gara all’ultimo sangue −ultimo sangue degli studenti− a chi da essi riesce a farsi odiare di più.

−Grazie, Bimbo/a, del tuo odio profondo!

Questo è l’unica cosa buona che i professori dicono agli studenti della BUONASCUOLA.

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

[1] Presentazione: del volume FERRAROTTI F., Leggere, leggersi, Donzelli, Roma, 1998.