Perche l’uomo e la donna non riescono a capirsi sentimentalmente

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di Adriana Rumbolo

 

E’ veramente intrigante e  meravigliosa l’attrazione fra un  uomo e una donna.

Vari neurotrasmettitori, ormoni sessuali e altre sostanze si attivano maggiormente inondando i due soggetti di  euforia, gioia di vivere,progettualità  acuendo la percezione  dei cinque sensi:  la realtà così percepita porta quasi sempre all’inevitabile congiungimento consenziente e momentaneamente liberatorio.

Ma la coppia dove tutto aveva concorso all’unione emotiva , affettiva, erotica poi nella maggioranza dei casi dopo poco tempo essendo,  sembra,  di natura  monogama vorrebbe prendere percorsi diversi.

Fin da bambina alla figura maschile erano attribuiti gli aggettivi migliori, ma se una ragazza aspettava un bimbo prima del matrimonio era severamente giudicata e colpevolizzata.

Poi  la donna , negli ultimi anni cominciando proprio dai banchi di scuola ha avuto una rapidissima crescita non in competizione con il maschio, ma per le sue naturali potenzialità pur continuando a fare figli.

Piano piano ha cominciato a dubitare che l’uomo, forse come quello delle caverne,  non era riuscito ancora a capire la relazione fra atto sessuale e maternità.

Lui secondo natura aveva donato alla donna il suo seme ,poi la femmina avrebbe avuto tutti i mezzi naturali per portare avanti la sua gravidanza(per fortuna che il che il DNA ha finalmente chiarito come stavano le cose).

Quante volte ho guardato con interesse , in documentari l’incontro di un leone e di una leonessa quando la natura gli permette di messaggiarsi il codice dell’amore.

Si annusano a lungo, la femmina gli mostra tutte le sue grazie poi per un giorno si accoppiano con una certa frequenza e  il maschio dopo essere rimasto un paio di giorni accanto alla compagna scompare nella savana.

Si dice che il nostro comportamento potrebbe essere simile.

Alla femmina spetta portare avanti la gravidanza anche nelle situazioni più difficili poi il parto al quale si prepara cercando la tana più calda e comoda per i suoi cuccioli che libera dalla placenta appena nati: li pulisce, li asciuga e poi li allatta.

Fra una poppata e l’altra cerca affannosamente il cibo e così li cresce non trascurando la loro educazione. Quando avranno raggiunto la completa autonomia li abbandonerà, senza voltarsi indietro.

Il maschio non ha saputo niente dell’intensa storia fra mamma e cuccioli Sto scrivendo di una specie monogama come la nostra. Avevo in classe una studentessa di sedici anni in attesa di un bimbo.

Il suo ragazzo che aveva un anno in più dopo averle proposto l’aborto per la loro giovane età pur riconoscendo il bambino  aveva ripreso la sua vita con gli amici.

Quando suonava la campanella dell’intervallo, lui correva a giocare a pallone con gli amici ,lei rimaneva pensierosa in classe.

Nella coppia quando la convivenza e i figli gettano le basi per costruire una famiglia spesso di ogni cosa che non va si cerca un colpevole,   spesso alimentato solo da pregiudizi che si tramandano ormai da lungo tempo;gli uomini sono tutti traditori, sono tutti mammoni, non collaborano e se si vuole sottolineare un aspetto negativo di un figlio sicuramente gli è stato trasmesso dal padre.La stessa cosa per la donna.

Forse pecchiamo un po’ di presunzione, pensiamo di essere noi a fare e decidere tutto.

Se qualche volta ci assalisse il dubbio che la natura aveva fatto le cose diversamente e che noi nell’illusione della fede assoluta nella nostra intelligenza l’abbiamo stravolta e forzata  come quando si costruisce una casa su un terreno franoso?

Se riuscissimo a vederci meglio , come realmente siamo e da quale storia arriviamo potremmo fare crollare molti pregiudizi e divenire più solidali e comprensivi e finalmente più autonomi e maturi

Forse cesserebbe la caccia al o alla colpevole e ricorderemmo più spesso il finale della famosa novella di Dostoevskìj “La mite”: uomini amatevi  perchè siete soli sulla terra, amatevi!