Scatti di anzianità ai precari

La Corte d’Appello di Firenze condanna il MIUR sugli scatti di anzianità ai precari: doveroso rispettare gli obblighi imposti dalla disciplina comunitaria

 

La Corte d’Appello di Firenze dà piena ragione al sindacato ANIEF sul diritto dei docenti precari a percepire la medesima progressione stipendiale riconosciuta dal MIUR solo ai docenti di ruolo. Il Ministero dell’Istruzione perde l’appello proposto contro la sentenza favorevole già ottenuta dall’ANIEF presso il tribunale di Firenze e conferma che il MIUR discrimina i precari e viola la normativa comunitaria non riconoscendo loro gli aumenti retributivi calcolati in base all’anzianità di servizio. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Simona Fabbrini e Simona Rotundo ottengono piena ragione anche in secondo grado nei confronti del MIUR con una sentenza che dichiara “doveroso” il “rispetto degli obblighi imposti dalla disciplina comunitaria”.

 

Il Ministero appellante, come si legge nella sentenza ottenuta grazie alla professionalità dei legali ANIEF, che si sono battuti con estrema perizia per i nostri iscritti anche in secondo grado, “non ha dato dimostrazione alcuna della pur affermata sussistenza di ragioni oggettive che possano giustificare il diverso regime, tale non potendo ritenersi la mera specialità della disciplina di settore, tenuto conto altresì della oggettiva identità contenutistica della prestazione resa dal dipendente a tempo determinato rispetto a quella resa dal dipendente di ruolo”. Per tale motivo, la Corte d’Appello fiorentina non ha dubbi e afferma il diritto dei lavoratori precari della scuola “a percepire la progressione stipendiale come se sin dal primo contratto il loro rapporto fosse stato stipulato a tempo indeterminato”.

 

Nonostante le centinaia di sentenze ottenute dall’ANIEF negli ultimi anni, il MIUR si ostina a non riconoscere il diritto agli scatti di anzianità a tutti i lavoratori precari della scuola. Allo stato attuale delle cose, stante la caparbia ostinazione del Ministero dell’Istruzione a non voler rispettare la Direttiva Comunitaria 1999/70/CE che tutela tutti i lavoratori precari dettando principi imprescindibili di non discriminazione, l’unica strada per ottenere giustizia è proporre ricorso in tribunale. L’ANIEF, pertanto, ricorda a tutti i lavoratori precari della scuola pubblica che avrebbero maturato il diritto a percepire la progressione stipendiale in base agli anni di servizio svolti con contratti a tempo determinato, che è ancora possibile aderire agli specifici ricorsi riservati ai nostri iscritti.