La scuola bolognese contro la legge 107

La scuola bolognese contro la legge 107
Coerenza degli scioperanti e malcostume di alcuni dirigenti

I Cobas di Bologna esprimono piena soddisfazione per la riuscita dello sciopero nazionale della scuola di venerdì 13 novembre, che attesta quanto rimanga alta l’opposizione dei lavoratori della scuola verso la legge 107. Ringraziamo quindi i docenti, i collaboratori scolastici e il personale di segreteria che ha scelto di privarsi di una giornata di stipendio per testimoniare la propria contrarietà alla precarizzazione e alla gerarchizzazione introdotta dalla cattiva riforma di Renzi e al contempo per la  richiesta di una remunerazione degna.

Cogliamo però l’occasione per denunciare pubblicamente le gravissime decisioni di alcuni dirigenti scolastici in occasione di giornate di sciopero come quella  di ieri.

Infatti un malcostume si va diffondendo: mentre il personale collaboratore scolastico sciopera al completo, il dirigente  decide di aprire ugualmente la scuola e di farla funzionare per  tutto il giorno anche in loro assenza. Ciò significa che la funzione di  vigilanza e sorveglianza della scuola alla presenza di centinaia di bambini dai sei ai dieci anni non viene svolta da nessuno, che nessuno risponde al telefono per le necessità quotidiane e per eventuali emergenze, che la responsabilità  relativa ad eventuali infortuni viene scaricata completamente sui docenti, i quali al contempo, non solo devono tenere le proprie classi e fare didattica, ma non possono contare sulla collaborazione dei bidelli nemmeno per casi particolari o per assentarsi momentaneamente  per recarsi alla toelette. Il caso citato è accaduto ieri nella scuola elementare De Vigri di Bologna, ma temiamo che sia solo  un esempio tra i tanti. E allora viene spontaneo chiedersi: i genitori sono a conoscenza di ciò? La sicurezza non è più  un valore primario nelle nostre scuole? Pur  di contrastare il diritto di sciopero dei  lavoratori e delle lavoratrici è possibile e giustificabile passare sopra ad elementari, ancorché importantissime, precauzioni sulla sicurezza? I superiori di questi dirigenti efficientisti non hanno nulla da eccepire?

Ma il malcostume non è limitato alle scuole primarie. Al liceo Sabin il dirigente dispone per questo sciopero di far entrare gli studenti nonostante il docente della prima ora sia in sciopero. Paradossale che questa vanificazione della volontà di sciopero dei docenti avvenga in una scuola superiore, dove quotidianamente si ricorre ad entrate ed uscite anticipate degli studenti per gestire, senza chiamare supplenti, le assenze brevi degli insegnanti.

Cobas Bologna