Scegliere on line gli istituti migliori. Ecco il portale EduscopioLavoro.it

da La Stampa

Scegliere on line gli istituti migliori. Ecco il portale EduscopioLavoro.it

Creato dalla Fondazione Agnelli è rivolto alle scuole tecniche e professionali
maria teresa martinengo

TORINO

Per la prima volta, grazie ad un incrocio di banche dati mai tentato prima in maniera tanto sistematica, gli studenti in uscita dalla scuola media possono ottenere informazioni sull’efficacia degli istituti tecnici e professionali nella prospettiva del lavoro. A permetterlo con pochi click, per ora limitatamente a Piemonte e Lombardia, è il portale EduscopioLavoro.it, progettato e realizzato dalla Fondazione Giovanni Agnelli con il Centro di Ricerca Interuniversitario per i Servizi di Pubblica utilità dell’Università Milano Bicocca e di un gruppo di esperti.

«La scelta del percorso di studi dopo le medie, della scuola superiore più adeguata alle aspirazioni e ai talenti di ciascuno, è un momento fondamentale – ha sottolineato John Elkann, vice presidente della Fondazione, ieri durante la presentazione al Politecnico – Da due anni la Fondazione Agnelli propone Eduscopio, che ci dice come le scuole superiori italiane preparano all’università. Con EduscopioLavoro ci rivolgiamo agli studenti che non intendono o non sanno ancora se proseguire all’università, mostrando loro in modo chiaro le prospettive occupazionali dei diplomati degli istituti tecnici e professionali».

 

GLI INDICATORI

Il portale (che ha analizzato gli esiti lavorativi di 106.312 diplomati di 750 scuole nel triennio 2009-2010, 2010-2011 e 2011-2012), offre la comparazione tra le scuole in un dato territorio scelto dallo studente nel raggio di 10, 20 o 30 chilometri dal proprio comune di residenza, distanze considerate ragionevoli per spostarsi ogni giorno. In quest’area – e non in assoluto – è logico cercare la scuola che offre i migliori risultati. La «graduatoria», sempre diversa a seconda dei punti di partenza, si basa su tre indicatori fondamentali: la percentuale di diplomati «occupati» che hanno lavorato per più di sei mesi nei due anni successivi al diploma; il tempo di attesa per il primo contratto significativo; la coerenza tra studi fatti e lavoro. È l’utente a scegliere quale indicatore utilizzare. «Naturalmente, per usare in modo efficace le risorse di EduscopioLavoro è necessario che lo studente, grazie anche all’indispensabile lavoro di orientamento che la scuola media dovrebbe fare, si sia già formato almeno un’idea di massima del percorso che intende seguire», ha spiegato Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli.

 

LA FOTOGRAFIA

Per realizzare il portale i ricercatori hanno attinto i dati a due fonti principali (accomunate dal codice fiscale, «opacizzato» però nel rispetto della privacy): l’Anagrafe Nazionale degli Studenti del Miur, che dispone delle informazioni sui diplomati, e le Comunicazioni Obbligatorie (COB) del Ministero del Lavoro, che descrivono ogni rapporto di lavoro dipendente nelle sue caratteristiche. Grazie a questi dati, ogni scuola è poi raccontata in una scheda che scende nel dettaglio della situazione dei giovani entro i primi due anni dal diploma: se hanno accesso a occupazioni più o meno stabili, a lavori saltuari, quanti lavorano, quanto lontano da casa, quanti lavorano e studiano, quanti sono disoccupati e quanti «dispersi», cioè «neet» o all’estero.

 

I dati di EduscopioLavoro rivelano che oltre la metà dei diplomati tecnici e professionali di Piemonte e Lombardia entra nel mondo del lavoro nei due anni successivi al diploma, che il 10,8% di diplomati ha alternato o svolto contemporaneamente attività e studio universitario, mentre il 20% si è dedicato completamente agli studi universitari. Nel 18% dei casi, i diplomati non risultano iscritti a corsi universitari né hanno avuto esperienze lavorative. In media, il tempo di attesa dal momento del diploma è 205 giorni, quasi sette mesi.