Concorso dirigenti, il Miur gestirà tutto il reclutamento

da ItaliaOggi

Concorso dirigenti, il Miur gestirà tutto il reclutamento

Tutte le novità sulla scuola nella legge di stabilità 2016

Antimo Di Geronimo

Il concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici sarà bandito direttamente dal ministero dell’istruzione. Non più con frequenza annuale, ma sulla base dei posti che si renderanno disponibili ogni tre anni. Al dicastero di viale Trastevere spetterà anche la competenza esclusiva sui contenuti e le modalità di svolgimento della selezione e sulla valutazione dei candidati.

Sono queste alcune delle novità più importanti sulla scuola contenute nella legge di stabilità di quest’anno (legge n. 2018/2016 in vigore dal 1° gennaio scorso).

Dunque, non sarà più la scuola superiore della pubblica amministrazione a bandire i concorsi e le procedure non saranno più regolate con un decreto della presidenza del consiglio dei ministri: tutto sarà gestito in via esclusiva dal ministero dell’istruzione.

Salvo gli aspetti economici. Che rientreranno comunque nella competenza del ministero dell’economia. Resta ferma la competenza del governo in materia di autorizzazione preventiva a bandire la selezione. Fatto, questo, volto a garantire l’effettiva copertura economica di eventuali nuove assunzioni.

Il dispositivo prevede anche un aumento dei contributi statali alle scuole private paritarie. In particolare, è previsto un rifinanziamento dell’apposito fondo, che passa da 25 a 28 milioni di euro portando l’importo complessivo (previsto da quest’anno in poi) da 225 a 228 milioni di euro.

Ulteriori 290 milioni di euro sono stati stanziati per finanziare un bonus di 500 euro che sarà versato ai cittadini italiani o, comunque, dell’unione europea, se residenti in Italia che compiranno 18 anni nel 2016. I soldi saranno assegnati tramite una carta elettronica, che potrà essere utilizzata per ingressi a teatro, cinema, musei, mostre e altri eventi culturali, spettacoli dal vivo, per l’acquisto di libri e per l’accesso a monumenti, gallerie e aree archeologiche e parchi naturali.

Il dispositivo prevede anche un contributo «una tantum» per l’anno 2016, agli studenti dei conservatori di musica e degli istituti musicali pareggiati, iscritti ai corsi di strumento secondo il precedente ordinamento e ai corsi di laurea di primo livello secondo il nuovo ordinamento, per l’acquisto di uno strumento musicale nuovo, coerente con il corso di studi. Non sono previsti analoghi benefici per gli studenti dei licei musicali o delle scuole medie a indirizzo musicale. Il diritto al contributo sarà attribuito anche agli istituti musicali pareggiati (conservatori non statali).