Le nuove Classi di concorso: più possibilità per i laureati

da La Tecnica della Scuola

Le nuove Classi di concorso: più possibilità per i laureati

Gli ingegneri potranno insegnare «matematica e scienze» alle scuole medie. Ai laureati in scienze politiche si apriranno le porte per accedere all’abilitazione nelle «discipline giuridiche-economiche» (finora erano esclusi).

Il Sole 24 Ore, attraverso i suoi canali, anticipa qualche dato sulla riforma della classi di concorso per potere accedere all’insegnamento.

E infatti aggiunge che le classi di concorso di arte vengono accorpate per settore produttivo e nascono pure tredici classi nuove di zecca per l’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado, tra cui la A-23, «lingua italiana per discenti di lingua straniera», fortemente voluta dal ministro, Stefania Giannini.

Il provvedimento, secondo Il Sole, dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri venerdì per il via libera definitivo, visto che sono già stati acquisiti i pareri del Consiglio di Stato e del Parlamento.

Oggi le classi di concorso non tengono conto di alcuni insegnamenti, come quelli dei licei musicali e coreutici, consentono una scarsissima fungibilità dei professori (in ragione del numero troppo elevato) e  con il nuovo schema scendono a 114.

In pratica si starebbe procedendo a robusti accorpamenti, per esempio la classe di concorso A-12 «Discipline letterarie negli istituti secondari di II grado» riunisce 17 percorsi di laurea magistrale, dall’antropologia culturale ed etnologica alla storia dell’arte. Cosa significa? Che i laureati in ciascuna di queste 17 discipline potranno accedere ai percorsi di abilitazione all’insegnamento di lettere alle superiori (per i laureati magistrali in antropologia, però, è previsto anche l’ulteriore requisito di aver conseguito almeno 80 crediti formativi universitari in alcuni settori letterari e storici).

Anche le attuali classi di concorso di elettronica ed elettrotecnica vengono accorpate; e la nuova classe di «tecnologie e tecniche della comunicazione multimediale» ne riunisce sei di quelle attualmente in vigore.

È prevista una disciplina di coordinamento: i docenti già di ruolo titolari di una delle classi di concorso accorpate diventano ex lege titolari della nuova classe risultante dall’accorpamento. I prof non di ruolo, ma abilitati in una classe accorpata, avranno titolo per l’accesso a tutti gli insegnamenti della nuova classe ai fini delle procedure concorsuali.