Scuola, si sblocca il concorso per 200mila prof: via da marzo

da Repubblica.it

Scuola, si sblocca il concorso per 200mila prof: via da marzo

Venerdì il varo in Consiglio dei ministri. Potranno partecipare solo gli abilitati e la selezione sarà regionale. Chi vince sceglierà l’ambito territoriale preferito

di SALVO INTRAVAIA

Si sblocca l’empasse sul concorso a cattedre atteso da oltre 200mila abilitati. Il regolamento sulle nuove classi di concorso, ha annunciato il ministro Stefania Giannini a margine di un convegno dedicato all’alta formazione promosso dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, “approderà in consiglio dei ministri venerdì prossimo”. Poi, sarà il Consiglio superiore della pubblica istruzione che oggi ha eletto il suo primo presidente  –  Francesco Scrima  –  ad esprimere il previsto parere su regolamento e bandi di concorso. E tra marzo e aprile potranno iniziare le prove del concorso che metterà in palio 63.712 posti: 5.766 di sostegno, 5.118 di potenziamento e 52.828 posti comuni. “Dunque ci aspetterà un’altra estate di lavoro  –  ha spiegato il ministro  –  per completare gli organici prima dell’inizio del prossimo anno scolastico”. La novità dell’ultimo minuto sembra la cancellazione della preselezione anche per il concorso di scuola primaria e dell’infanzia.

Per il resto, tutto sembra confermato. Al concorso potranno partecipare solo docenti abilitati  –  compresi i vecchi diplomati di scuola e istituto magistrale, il cui titolo era abilitante  –  e la selezione avrà carattere regionale. Molta attesa resta per la distribuzione dei posti tra le classi di concorso e i gradi di scuola e le regioni. La prova scritta sarà computer-based e l’orale ricalcherà quello dell’ultimo concorso: simulazione di una lezione e colloquio con la commissione per l’accertamento, più che delle competenze disciplinari, di quelle didattiche e pedagogiche. Al termine delle prove verrà stilata una graduatoria con un numero di idonei pari al numero dei posti incrementato del 10 per cento, che saranno assunti nel triennio 2016/2018. Coloro che vinceranno il concorso sceglieranno l’ambito territoriale e non più la scuola di destinazione. Sarà poi il preside a scegliere quelli “più adatti” alla propria scuola.