da Il Fatto Quotidiano
McDonald’s, raccolta punti per le scuole finisce in Parlamento. Interrogazioni M5S. Faraone: “Polemica inutile”
Parole che fanno seguito alla risposta che il sottosegretario aveva dato, in maniera ufficiale, all’onorevole Vacca: “Il Ministero non è a conoscenza dell’iniziativa da lei rappresentata, né un preliminare assenso alla sua realizzazione è stato richiesto a questo dicastero. Specificato ciò, ricordo che le aziende possono organizzare e promuovere secondo le loro autonome strategie di marketing nell’ambito della cosiddetta responsabilità sociale d’impresa, la propria offerta commerciale, anche attraverso l’istituzione di raccolte premi rivolte ai consumatori, prevedendo come possibili beneficiare le istituzioni scolastiche”. Vacca però non ci sta: “C’è una gara a mangiare da McDonald’s per premiare le scuole. E’ sconfortante la risposta del ministero. Secondo il ragionamento di Faraone domani una scuola potrebbe stipulare una convenzione con la Beretta. Servono dei protocolli approvati dal ministero. Va bene l’autonomia ma fino a prova contraria le scuole sono organi periferici del ministero. Va regolamentata. Le scuole in questo modo diventano territorio del marketing spinto dove tutte le multinazionali possono fare quello che vogliono”.
Ai “5Stelle” non è piaciuta proprio la campagna “Punti che contano” del McDonalds che chiedeva (durante i sei mesi di Expo) di accreditare punti con gli scontrini (ogni euro un punto) con tanto di premiazioni celebrate nei singoli ristoranti McDonald’s. “C’è una palese contraddizione – spiega Vacca – tra tale iniziativa e la tanto pubblicizzata educazione alimentare in cui il ministero dell’Istruzione sembrerebbe impegnato”. La battaglia non è finita. La prossima settimana la senatrice Michela Montevecchi dei “5Stelle” depositerà al Senato una nuova interrogazione sulla vicenda che punterà gli occhi non solo sulla raccolta punti di McDonald’s ma anche su quella fatta dai supermercati.