Difficilissima la simulazione di Fisica per i maturandi dello scientifico

da La Stampa

Difficilissima la simulazione di Fisica per i maturandi dello scientifico

Skuola.net ha seguito la performance e gli sfoghi dei ragazzi

Elettricità e magnetismo, legge di Thomson e vecchi arnesi. Sono alcune bucce di banana sulle quali sono scivolati i maturandi del liceo scientifico che hanno affrontato una simulazione di seconda prova d’esame un po’ fuori dall’ordinario. Non solo per la materia – fisica – che è entrata tra le papabili della seconda prova per questo indirizzo, ma per la sua difficoltà.

Il portale Skuola.net ha seguito la performance e gli sfoghi dei ragazzi sui Social.

Tutto, ma non fisica. Almeno non in seconda prova, quella vera con la quale gli studenti del liceo scientifico si confronteranno il prossimo 23 giugno: questo il messaggio dei post con cui i maturandi spammano in queste ore le bacheche dei loro social network.

Da Facebook a Twitter, passando per Instagram e Snapchat, il lamento pare essere lo stesso: la simulazione di fisica è troppo difficile per arrivare anche all’esame di Stato. Studenti scoraggiati postano selfie con le loro prove lasciate in bianco, altri più coraggiosi si immortalano mentre le consegnano piene di scarabocchi e disegnini ironici. Qualche prof si unisce alla disfatta dei suoi ragazzi annullando la simulazione a «causa dell’elevata difficoltà», qualcun altro somministra alla sua classe problemi e quesiti molto più fattibili di quelli redatti dal Miur.

Ma cosa ha proposto il ministero di Viale Trastevere agli studenti all’ultimo anno dello scientifico? Elettricità e magnetismo fanno da sfondo a tutta la simulazione, quesiti compresi. «Ancora una volta il Miur – osserva Skuola.net – conferma il carattere sperimentale delle prove a cui sottopone i ragazzi. Meglio allenarli a pensare con la loro testa, anziché abituarli a ripetere la pappardella a memoria».

Ma i ragazzi «fanno davvero fatica a uscire fuori da contesti preconfezionati da anni di didattica poco sperimentale. Ed ecco che anche quella che potrebbe essere una prova fattibile, diventa difficilissima se richiede di rompere i propri schemi mentali» osserva il portale affidando il commento a uno dei suoi tutor: «una simulazione davvero difficilissima. La prova è basata soprattutto sulle forze all’interno dei campi magnetici. In particolare, nonostante il format presenti ben 8 esercizi, spicca la totale assenza di problemi sulla relatività e sulla fisica quantistica. Ciò non abbassa minimamente il livello di difficoltà dei problemi tesi a esaminare in gran parte il metodo di ragionamento degli studenti, piuttosto che le capacità di ricordare formule particolari».