Centralità del successo formativo

CENTRALITA’ DI UNA SCUOLA DEL SUCCESSO FORMATIVO

CANTO 619 CENTRALITA’ DI UNA SCUOLA SERIA

…L’istruzione deve essere di qualità e selettiva, di responsabilità primaria della scuola, cui spetta non solo fornire a tutti gli strumenti di accesso al sapere ma anche riconoscere il merito e l’impegno degli studenti, perché l’istruzione è un diritto ma studiare è un dovere.

 

Merito (GIOVANNI GENTILE).

Venire alla luce è un diritto.

Ma uscire dal grembo è un dovere del nascituro!

Voi ostetriche non c’entrate per niente.

È il bimbo che deve venir fuori.

Quelli che non ce la fanno non hanno sentito abbastanza il dovere di nascere.

Il DOVERE.

Ostetriche, tranquille.

Prendetevi il caffè.

Aspettate.

Nessun rimprovero per le vostre inettudini.

Il feto, lui, solo lui, con le sue forze innate, lui deve cavarsela da solo!

Maestre e Professori, avete ben compreso!

Fate rispettare il silenzio.

Continuate a far lezioni.

Continuate a pontificare dall’alto della cattedra.

Abbondate nel numero della pagine da studiare sui libri di testo da voi scelti con amorevole cura.

Assegnate i compiti per il sabato e la domenica.

Abbondate pure!

I capaci e meritevoli obbediranno, capiranno, impareranno.

Gli altri sul monte Taigeto.

Signore e signori, signori si nasce!

Capaci e meritevoli si nasce.

Non lo diceva forse il SOMMO?

O Giovanni, ti avevamo dimenticato!

A riesumarti ora ci pensa Fany.

Ora la scuola dei capaci e meritevoli sarà una realtà.

Con grande soddisfazione dei docenti incapaci e immeritevoli che almeno gli attestati dei corsi di aggiornamento obbligatori saranno capacissimi di procacciarsi.

Tranquilli tutti!

Sappiate tutti che per desuetudine risulta ormai abbrogato il secondo comma dell’art. 1 del

DPR n.275 dell’ 8 marzo 1999 che così recitava ed ora non ercita più:

“L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento>>.

Ora chi sa sa e chi è è.

De minimis non curat praetor.

E che volete?

Volete forse che i figli dei contadini abbandonino i campi?

E il grano chi lo miete?

Amici cari, il SUCCESSO FORMATIVO lasciamolo predicare solo a FRANCESCO ed a quel matusa di UMBERTO!