Mobilità 2016/2017: sciolti alcuni nodi, la trattativa prosegue

Mobilità 2016/2017: sciolti alcuni nodi, la trattativa prosegue

La trattativa sulla mobilità del personale docente è arrivata ad una prima importante stretta conclusiva nella serata del 25 gennaio.
Si è addivenuti ad un’intesa politica, che attenua molti degli effetti della legge 107/15.
L’intesa sarà sancita da una sottoscrizione formale solo nel momento in cui verificheremo che essa sarà stata rispettata nella sua integrità dalla controparte.
Le valutazioni, infatti, rispetto alla firma o non firma del nuovo contratto, saranno tratte solo alla fine del negoziato, sul testo complessivo del contratto che è in corso di esame.

I punti salienti sui quali si è raggiunta l’intesa sono:

La mobilità a livello provinciale per gli assunti entro il 2014/2015 e per gli assunti quest’anno in fase 0) e a) sarà su scuole e non su ambiti, inclusi i perdenti posti, i docenti che devono rientrare e quelli della DOP e della DOS
La mobilità a livello interprovinciale e professionale degli assunti entro il 2014/2015 sarà su scuole, se c’è posto nel primo ambito scelto. È confermata che la loro mobilità avverrà prima di quella dei neo assunti, come stabilito dal comma 108 della legge.
I docenti assunti nelle fasi 0), a) e b) e c) da concorso potranno presentare la domanda di mobilità interprovinciale (su ambiti) in deroga al vincolo triennale (ma dopo gli assunti in fase b) e c) da GAE cui la legge riconosce già il diritto alla mobilità sull’intero territorio nazionale).
Nel prosieguo della trattativa cercheremo, assieme agli altri sindacati, di reiterare la nostra richiesta di poter consentire anche a tutti i neo-immessi in ruolo di fase 0 – A – B – C, cosi come siano riusciti ad ottenere per gli assunti entro il 2014/2015, di acquisire alla pari degli altri una titolarità di scuola, ancorché limitata ad un solo ambito.

La questione dell’assegnazione dei docenti alle scuole dagli ambiti territoriali è argomento demandato ad una apposita sequenza negoziale da sottoscrivere entro 30 giorni dalla firma del contratto integrativo. E per noi rimane la irricevibilità della chiamata diretta (nessuna intesa su questo sarà possibile) e la necessità di regolare l’assegnazione alle singole scuole attraverso una procedura oggettiva, trasparente e per titoli.

Per il personale ATA ed educativo non ci sono novità rispetto agli scorsi anni non essendoci state modifiche normative.