Al via un progetto sperimentale Miur-Coni per sostenere gli studenti-atleti

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da Il Sole 24 Ore

Al via un progetto sperimentale Miur-Coni per sostenere gli studenti-atleti

di Cl. T.

Un programma sperimentale di didattica innovativa supportata dalle tecnologie digitali dedicato agli studenti-atleti che praticano attività sportiva di alto livello e iscritti alle scuole secondarie di secondo grado.

L’iniziativa
È l’obiettivo che si pone il progetto presentato ieri al ministero dell’Istruzione. Al programma, inserito nell’ambito della riforma Renzi-Giannini, collaborano il Coni, il Cip e la Lega Serie A. «Quello che abbiamo capito – ha detto il ministro, Stefania Giannini – è che formazione e attività fisica non sono incompatibili. Questo progetto introduce una volontà di cambiamento epocale, è un segnale che mandiamo a tutti i docenti. Per molti sportivi inizia oggi il secondo tempo». Secondo il presidente del Coni, Giovanni Malagò, «si apre una nuova era per 340mila potenziali ragazzi e ragazze tra i 14 e i 17 anni che fanno attività agonistica. È un segnale di civiltà». La sperimentazione ha una durata triennale (2015-18) e in questo anno scolastico riguarderà circa 1.342 ragazzi appartenenti alle categorie giovanili «Allievi» e «Primavera» di calcio, di cui 326 con contratto professionistico e 13 già esordienti nel massimo campionato. Per loro niente più lezioni perse a causa di gare e allenamenti. Grazie a soluzioni didattiche ad hoc e all’uso della tecnologia, potranno stare al passo con la loro classe. Dal prossimo anno scatterà l’estensione a tutte le discipline sportive.

Lotta alla dispersione scolastica
Il programma punta ad arginare la dispersione scolastica degli studenti che praticano attività sportiva a livello agonistico, causata principalmente dalla difficoltà a garantire una frequenza delle lezioni. La Lega Serie A contribuisce con i fondi derivanti dalle multe per infrazione comminate a tesserati e club, come spiega il presidente della Lega: «Abbiamo una responsabilità che vogliamo esercitare in modo il più condiviso possibile – ha sottolineato Maurizio Beretta – per dare una direzione comune ai nostri sforzi. Questo progetto viene finanziato dalle multe che vengono inflitte ai tesserati, con questi soldi diamo vita a un percorso formativo, un modo di usare queste risorse positivo e che può fare da modello».

Nel concreto: gli studenti-atleti non avranno “sconti” sui programmi di studio, che saranno uguali a quelli dei loro compagni, ma potranno seguire le lezioni tramite una piattaforma web conciliandole con gli impegni sportivi; sempre attraverso questa piattaforma potranno dialogare e interagire con i docenti o con i compagni e avranno a disposizione tutti i materiali didattici. Ad affiancare ciascuno studente ci saranno due tutor: uno scolastico e uno sportivo. Le attività di e-learning (documentate e certificate dal Consiglio di classe) potranno essere equiparate ai fini della valutazione a quelle svolte in presenza, per una quota massima del 25% del monte orario annuale. Le verifiche, sia orali che scritte, valide anche ai fini della ammissione alla classe successiva, non potranno essere effettuate tramite la piattaforma digitale.

Alla conferenza stampa hanno preso parte anche Emil Audero, portiere della Juventus, Danilo Cataldi, centrocampista della Lazio e della nazionale Under 21, Simona Quadarella, campionessa di nuoto, e Andrea Lucchetta, campione mondiale di pallavolo, che hanno raccontato le loro esperienze tra sport e studio.