Faraone: per il concorso nessun ritardo, ma i bandi non escono

da tuttoscuola.com

Faraone: per il concorso nessun ritardo, ma i bandi non escono
I bandi “entro 15 giorni, al massimo entro la fine del mese”, dice il sottosegretario. E Giannini conferma che i quesiti in lingua straniera saranno due, “of course”

Permane l’incertezza sulla data di uscita dei bandi per il concorso a 63.712 posti di insegnante. Intervenendo in una trasmissione a Radio Uno il sottosegretario Davide Faraone ha confermato che i bandi (tre, per la prima volta uno ad hoc per il “sostegno”) saranno pubblicati entro 15 giorni, al massimo entro la fine del mese, insomma con un certo ritardo rispetto alle previsioni e alle attese, ma che in compenso non ci saranno ritardi per l’assunzione dei vincitori che avverrà da settembre 2016.

I tempi saranno strettissimi, ha affermato l’esponente del governo, ma “le scuole avranno nuovi insegnanti per l’inizio del prossimo anno scolastico“. Per quanto riguarda le prove, Faraone ha confermato le tappe già indicate: marzo per lo scritto e giugno per l’orale.

Per questa tornata concorsuale – alla quale possono accedere soltanto candidati muniti di abilitazione all’insegnamento – non è previsto lo svolgimento di test di preselezione, in nessun grado di istruzione. Le prove scritte (durata 150 minuti), computer-based, saranno composte, ciascuna, da 8 quesiti a risposta aperta, due dei quali formulati in lingua straniera, a scelta dal candidato (per la primaria però la lingua sarà obbligatoriamente l’inglese). Le risposte dovranno essere date naturalmente nella medesima lingua straniera scelta (o in inglese per la primaria) e i candidati dovranno dimostrare una competenza almeno al livello B2 della certificazione europea.

Intanto il suggerimento del CSPI di ridurre a una le domande in lingua straniera è stato seccamente respinto dalla ministra Giannini, che a una domanda in proposito (“i quesiti in lingua straniera resteranno due?”) ha risposto direttamente in inglese: “Yes, of course”.