Faraone sul concorso: ok punteggi per servizio prestato

da tuttoscuola.com

Faraone sul concorso: ok punteggi per servizio prestato
Graduatorie Medie e Superiori esaurite entro un triennio

Per la prima volta il servizio prestato viene valutato in un concorso per l’accesso ai ruoli dell’insegnamento“. Lo ha sottolineato il Sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, rispondendo alla Camera a un’interpellanza del M5S sul prossimo concorso per l’assunzione di oltre 63.000 docenti.

Questa scelta, come altre che caratterizzano il bando del prossimo concorso, è coerente – ha spiegato – con la volonà di rispettare la specificità dei partecipanti. La stratificazione di norme, il precariato e le graduatorie non le ha create questo governo. Abbiamo deciso di chiudere con il passato, ma lo abbiamo fatto rispettando il più possibile la storia personale e la sofferenza di chi tutto questo lo ha subito“.

Il sottosegretario ha quindi messo in evidenza “alcune scelte particolarmente significative per chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto: concorso per soli abilitati, nessuna prova pre-selettiva, prove basate sulle competenze professionali e non nozionistiche, punteggio per il servizio, riconoscimento come mai prima del valore di un dottorato, punteggio specifico per i Tfa e per i laureati in Scienze della Formazione Primaria“.

Faraone ha quindi aggiunto che si prevede di esaurire tutte le graduatorie (Gae) per Medie e Superiori entro il prossimo triennio. “Abbiamo posto le condizioni – ha aggiunto –  perchè entro la Legislatura il meccanismo delle assunzioni torni in equilibrio, riducendo in pochissimi anni il precariato a numeri fisiologici. Da adesso in poi si può lavorare per un accesso programmato alla funzione docente, che nel profilo sia coerente con la scuola dell’autonomia che abbiamo disegnato e nelle quantità non ci ricacci nel pantano di precarietà figlio degli errori del passato“.

Quanto ai bandi del concorso il sottosegretario ha spiegato che usciranno non appena sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il regolamento di riordino delle classi di concorso. “Abbiamo ritenuto opportuno e necessario – ha spiegato Faraone – bandire il concorso solo all’avvenuta conclusione dell’iter del nuovo Regolamento. Ciò per far sì che, in considerazione della validità triennale delle graduatorie concorsuali, gli aspiranti docenti potessero essere selezionati sulla base delle nuove classi”.

Quanto ai contenuti del bando, Faraone ha confermato quanto già anticipato ieri dal ministro Giannini: “non verrà accolta la richiesta di dimezzare il numero delle domande in lingua perchè consideriamo questa competenza fondamentale per i docenti che entreranno definitivamente a far parte della scuola italiana“.