1 marzo Ministro nelle 7e Commissioni

L’1 marzo prosegue in 7a Commissione Senato l’audizione del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sull’implementazione delle misure de “La buona scuola”, sull’assunzione dei docenti e sulle classi di concorso.

Il 10 ed 11 febbraio si svolge, rispettivamente nelle 7e Commissioni di Camera e Senato, l’audizione del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sull’attuazione della legge n. 107 del 2015, sull’assunzione dei docenti e sulle classi di concorso

(7a Senato, 1.3.16) Riprende l’audizione, sospesa nella seduta del 10 febbraio, nel corso della quale – ricorda il PRESIDENTE – il Ministro ha svolto la propria relazione. Rammenta altresì che in quella sede si era concordato di far pervenire dei quesiti scritti al Ministro, la quale si è resa disponibile ad intervenire nuovamente in Commissione per la propria replica. 

Prende quindi la parola il ministro Stefania GIANNINI, la quale raggruppa in otto ambiti tematici i quesiti pervenuti per iscritto; si tratta delle classi di concorso, delle procedure concorsuali, dell’alternanza scuola-lavoro, del piano straordinario di verifica della parità scolastica, dell’edilizia scolastica, dei comitati di valutazione, dello stato di attuazione delle deleghe contenute nella legge n. 107 del 2015, nonché della mobilità e dello sblocco contrattuale.

In merito al primo argomento, risponde anzitutto ad una domanda della senatrice Petraglia sulla classe di concorso A23, precisando che sono riconosciuti titoli di specializzazione abilitanti, congiuntamente a quelli previsti dalla legislazione vigente: il diploma di specializzazione biennale in didattica dell’italiano a stranieri; il master di primo e secondo livello indirizzato all’acquisizione di competenze in didattica dell’italiano L2; il possesso di certificazioni di glottologia di secondo livello. Tale previsione ha infatti salvaguardato coloro che hanno frequentato percorsi qualificati, tenuto conto che risulta inevitabile rinviare ad un successivo decreto la definizione degli ordinamenti didattici e dei criteri per l’attivazione di uno specifico corso di specializzazione.

Alla senatrice Montevecchi, che ha posto un quesito relativo alla conoscenza della lingua latina per la classe di concorso A23, risponde che per la predetta classe di concorso sono stati previsti quali titoli di accesso tutti quelli già contemplati per gli insegnamenti di discipline letterarie, trattandosi di una nuova classe di concorso che ha una comune matrice culturale con le attuali A12 e A22. Afferma dunque che la conoscenza della lingua latina ha una sua funzione sostenibile e non può essere ritenuta distonica dal percorso. In merito alla presunta incoerenza con i requisiti richiesti per l’accesso ai master, sottolinea che in questa fase sono stati inclusi i corsi specialistici prettamente dedicati all’insegnamento dell’italiano come lingua seconda.

In ordine alla riorganizzazione delle classi di concorso nel settore musicale, su cui si sono soffermate le senatrici Montevecchi e Ferrara, fa presente che è stato necessario un adeguamento alla situazione di fatto creatasi a seguito dell’attivazione dei licei musicali. Per sopperire all’assenza di specifiche classi di concorso e per garantire il funzionamento corretto dei medesimi licei, si è fatto ricorso alle utilizzazioni annuali dei docenti abilitati sulle classi di concorso A031, A032 e A077 in possesso dei prescritti titoli di insegnamento e, in via sussidiaria, ai docenti non ancora a tempo indeterminato, ma in possesso dei prescritti titoli. Precisa inoltre che il Ministero si è attenuto ai piani di studio dei licei musicali che prevedono i seguenti insegnamenti: esecuzione e interpretazione; teoria, analisi e composizione; storia della musica; laboratorio musica di insieme; tecnologie musicali. Sulla base di tali discipline sono state create le seguenti classi di concorso: A53, storia della musica; A55, strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado; A63, tecnologie musicali; A64, teoria, analisi e composizione.

Risponde indi al senatore Bocchino, il quale aveva chiesto se erano state recepite le condizioni espresse dalla Commissione nel parere reso sull’Atto del Governo n. 220 con riferimento alla classe di concorso A47. In proposito, puntualizza che la condizione relativa all’ampliamento degli insegnamenti attribuiti alla classe di concorso A47 è stata parzialmente accolta, estendendo i relativi insegnamenti per il primo biennio degli indirizzi tecnici e professionali. Fa presente che detta classe di concorso ha il compito di sviluppare anche altri tipi di conoscenze, connessi alla specificità di alcuni indirizzi. Il Dicastero ha invece ritenuto inopportuno accorpare la classe A26 con la classe A47 poiché sarebbe stata necessaria una modifica ordinamentale.

Alla domanda della senatrice Ferrara circa i tempi di adozione del decreto che rende ordinamentale la laurea di secondo livello dell’Alta formazione artistica e musicale (AFAM), rileva che nell’ambito delle deleghe previste dalla legge n. 107 del 2015 sarà ripensata l’attività del settore, specialmente con riferimento ai conservatori.

Quanto al secondo argomento inerente le procedure concorsuali, fornisce alcune risposte alle senatrici Blundo, Petraglia e Ferrara, precisando che l’ipotesi di un concorso per soli titoli non è prevista dalla legislazione vigente, atteso che l’articolo 400 del Testo unico sulla scuola stabilisce che il concorso per docenti sia per titoli ed esami.

In una breve interruzione, la senatrice PETRAGLIA (Misto-SEL) domanda chiarimenti circa le motivazioni politiche, e non legislative, delle scelte effettuate.

Prosegue il ministro Stefania GIANNINI, chiarendo che il concorso deve essere a tutti gli effetti selettivo, fermo restando che si tratta di una misura diversa rispetto alla stabilizzazione. Quanto ai 63.712 docenti che saranno assunti con il prossimo concorso, fa presente che detto numero deriva dalla stima dell’effettivo fabbisogno, tenuto conto delle cessazioni e delle assunzioni che sarà possibile effettuare mediante lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento. Tiene peraltro a precisare che la predetta legge n. 107 del 2015, al comma 109, lettera c), stabilisce l’applicazione del cosiddetto “doppio canale” fino a totale scorrimento delle graduatorie. Rispetto ai docenti di sostegno, afferma che tutti i posti vacanti e disponibili saranno coperti e si terrà conto delle cessazioni previste, salva la quota residua derivante dalle assunzioni già fatte. Comunica perciò che la stima per il prossimo triennio è di circa 90.000 docenti da assumere.

Con riferimento alle nuove classi di concorso dei licei musicali, rende noto che i posti disponibili possono essere richiesti per mobilità dai docenti di ruolo di educazione musicale della scuola secondaria di primo e di secondo grado e da quelli di strumento musicale della scuola secondaria di primo grado. Quanto al divieto di conferire supplenze a coloro che hanno già maturato 36 o più mesi di servizio, chiarisce che esso si applica solo alle supplenze su posti vacanti e disponibili, ossia alle supplenze annuali. Un’eventuale ulteriore proroga comporterebbe la violazione della sentenza della Corte di giustizia europea relativa al precariato nella scuola, nonché la riapertura della procedura di infrazione, di cui invece il Ministro rivendica la chiusura grazie anche alle misure contenute nella summenzionata legge n. 107.

In relazione ai docenti iscritti nelle graduatorie di terza fascia, informa che il Ministero sta avviando il relativo iter per indire nuovi tirocini formativi attivi (TFA), mentre per gli insegnanti presenti nelle graduatorie ad esaurimento, ribadisce che è in vigore il “doppio canale” fine a completo esaurimento delle graduatorie.

Il Ministro replica altresì alla senatrice Blundo sul ruolo del Cineca, precisando che il Dicastero non ha concluso alcuna procedura formale di affidamento di servizi di sviluppo del software per gestire il concorso, fermo restando che si procederà nel rispetto della normativa vigente. Evidenzia peraltro che il Cineca è in fase di riassetto e diventerà una struttura in house del Ministero. Fa notare altresì che il Cineca è un consorzio universitario e pertanto riceve finanziamenti dal Fondo di finanziamento ordinario delle università (FFO) e di esso fanno parte anche il Ministero e gli atenei.

Con particolare riguardo al concorso per la scuola dell’infanzia, precisa che è previsto un bando apposito per 7.237 posti a cui si sommeranno le assunzioni per scorrimento delle graduatorie, analogamente alle altre assunzioni che sono coperte con il “doppio canale”. Occorre invece distinguere a suo giudizio l’aspettativa dei docenti della scuola dell’infanzia che non sono entrati nel piano assunzionale e comunque sono stati ammessi al concorso senza prova preselettiva.

La senatrice PETRAGLIA (Misto-SEL) chiede se gli attuali 23.000 insegnanti della scuola dell’infanzia debbano sostenere tutti il concorso e se i posti citati dal Ministro si riferiscano a quelli messi a concorso. 

Il ministro Stefania GIANNINI conferma che essendosi concluso il piano assunzionale i posti citati di riferiscono alle procedure concorsuali. Quanto al concorso per dirigenti scolastici, tema sollevato dalla senatrice Ferrara, afferma l’intenzione del Ministero di bandire quanto prima le relative procedure concorsuali tenuto conto che la legge di stabilità per il 2016 ha riattribuito al Dicastero, e non più alla Scuola nazionale dell’Amministrazione, la competenza a svolgere la selezione.

Passando al tema dell’alternanza scuola-lavoro, risponde alle senatrici Petraglia e Montevecchi precisando di esser consapevole delle difficoltà sottese alla estensione di tale possibilità. Assicura comunque che sono state coinvolte numerose strutture, fermo restano che occorre un certo rodaggio. Ricorda peraltro che per quest’anno scolastico saranno coinvolti oltre 500.000 studenti delle classi terze, mentre per le classi quarte e quinte sono stati elaborati progetti specifici tramite un finanziamento dedicato. Ribadisce altresì che l’Amministrazione ha inviato a tutte le scuole secondarie di secondo grado la guida operativa per fornire istruzioni sulle modalità di percorsi di alternanza e che sarà avviato il Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro. Dopo aver dato conto dei protocolli d’intesa attivati, si augura che entro un anno vada a regime il modello di alternanza, che ha un’apertura e un orizzonte culturale assai ampi.

Il Ministro si sofferma quindi sul piano straordinario di verifica della parità scolastica, comunicando l’istituzione del gruppo operativo di dirigenti tecnici che assicurerà il coordinamento delle attività ispettive. Queste ultime dovranno accertare l’elaborazione e la pubblicazione tanto di un piano triennale dell’offerta formativa quanto del rapporto di autovalutazione, nonché il rispetto del principio di pubblicità dei bilanci e della legislazione in materia di contratti di lavoro. Dopo aver affermato che l’attività ispettiva è già iniziata, ricorda che essa si focalizzerà prioritariamente sulle istituzioni scolastiche di secondo grado caratterizzate da un numero di diplomati che si discosta significativamente dal numero degli iscritti alle classi iniziali, come previsto dalla suddetta legge n. 107. Saranno quindi disposte 532 visite ispettive che continueranno anche nel triennio e coinvolgeranno il primo ciclo e le scuole dell’infanzia. Garantisce poi che il Ministero presenterà una relazione al Parlamento sugli esiti di tale verifica. Nel precisare che tutti i provvedimenti di conferma e revoca della parità sono gestiti dagli Uffici scolastici regionali, chiarisce che non sono previsti ulteriori finanziamenti, fermo restando che la legge n. 62 del 2000 include le scuole paritarie private nel sistema nazionale di istruzione.

Sul tema dell’edilizia scolastica, risponde alle senatrici Montevecchi e Petraglia confermando la sinergia tra l’Osservatorio per l’edilizia scolastica istituito presso il Dicastero dell’istruzione e la struttura di missione operante presso la Presidenza del Consiglio, come dimostra la realizzazione dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica. Per quanto riguarda le indagini strutturali, informa che è stata espletata la selezione pubblica per l’individuazione degli enti beneficiari ed è stato predisposto un sistema informativo di monitoraggio. I relativi interventi saranno finanziati con le economie derivanti dalle risorse stanziate per altre programmazioni in materia di edilizia scolastica; afferma peraltro che si tratta di una priorità del Governo, che si farà carico di reperire eventuali risorse aggiuntive.

In materia di bonifica dall’amianto degli edifici scolastici, rammenta che ad oggi sono stati finanziati circa 220 interventi per 38 milioni complessivi. Riferisce peraltro che si sono riscontrate criticità in alcuni territori e il Ministero sta procedendo alla modifica del tracciato dei dati da riversare nella stessa Anagrafe, così che tutti gli enti locali possano censire la presenza di tali materiali. Con riferimento al programma #scuolenuove, puntualizza che la gestione attiene alla relativa struttura di missione presso la Presidenza del Consiglio.

Circa i quesiti inerenti i comitati di valutazione, risponde alla senatrice Petraglia ricordando che la costituzione del comitato per la valutazione dei docenti è prevista presso ogni istituzioni scolastica. Informa quindi che fino ad oggi non state rilevate particolari resistenze nella creazione di tali organismi e che sono state fornite precise indicazioni agli Uffici scolastici regionali. Dopo aver ricordato che sul sito del Dicastero c’è un portale appositamente dedicato alla valutazione, rammenta che sono stati svolti 33 seminari a livello regionale ed è stato definito il monitoraggio dei predetti comitati, il cui termine dovrebbe essere a fine marzo. Sottolinea comunque che nei prossimi mesi saranno definiti i criteri per la valutazione, individuate le migliori esperienze e stabilite le modalità per l’utilizzo del Fondo per il merito.

Sul tema dell’attuazione delle deleghe previste dalla legge n. 107, dopo aver precisato che sono in corso tavoli tecnici, comunica che sul segmento “0-6 anni” è stata necessaria una preliminare ricognizione delle norme e delle problematiche esistenti, anche nell’ottica di un coordinamento con gli enti locali. Al riguardo, riferisce di un tavolo di lavoro riunitosi nell’ottobre scorso con tutti i soggetti a vario titolo interessati. I punti da approfondire sono: per i nidi d’infanzia, l’individuazione dei livelli essenziali dei servizi; per le scuole dell’infanzia, la generalizzazione del servizio, anche valutando l’ampliamento orario; per le sezioni primavera, la stabilizzazione del servizio e la sua eventuale implementazione, atteso che è ancora in fase sperimentale; la qualificazione universitaria degli educatori, attraverso l’individuazione di un percorso di laurea apposito; la definizione di requisiti per la costituzione dei poli dell’infanzia. Nel precisare che per tali scopi occorrono specifiche risorse, rende noti i profili di attuazione della delega sull’inclusione scolastica, quali la ridefinizione del ruolo del personale docente di sostegno, l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni, la revisione delle modalità e dei criteri di certificazione (anche alla luce dell’anomalo incremento registrato negli ultimi anni), la razionalizzazione degli organismi territoriali per il supporto all’inclusione, nonché la previsione dell’obbligo di formazione iniziale e in servizio per i dirigenti scolastici, per i docenti e per il personale amministrativo tecnico e ausiliario (ATA).

Avviandosi alla conclusione, risponde alle domande relative alla mobilità, avanzate dalle senatrici Ferrara e Petraglia, sottolineando che per l’anno scolastico 2016-2017 essa sarà caratterizzata da due novità, in quanto avverrà tra ambiti territoriali, e non più solo tra scuole, e sarà prevista una fase straordinaria su tutti i posti disponibili, aperta a tutto il personale già di ruolo, incluse le assunzioni di quest’anno. L’accordo sottoscritto a febbraio con i sindacati prevede che gli assunti entro l’anno scolastico 2014-2015 potranno fare domanda fra scuole, nella provincia di titolarità, altrimenti tra ambiti; gli assunti nelle fasi “Zero” e “A” del piano di assunzioni avranno una sede definitiva nella provincia in cui hanno preso servizio ma possono fare domanda di mobilità territoriale verso ambiti territoriali delle altre province; gli assunti nelle fasi “B” e “C” provenienti dal concorso ottengono un ambito tra quelli della provincia in cui sono stati assunti ma possono fare domanda di mobilità verso ambiti territoriali di altre province; infine, gli assunti nelle fasi “B” e “C” delle graduatorie ad esaurimento partecipaono alla mobilità tra tutti gli ambiti a livello nazionale.

In ultima analisi, sul tema dello sblocco contrattuale, replica precisando che la competenza non è del Dicastero ma del Dipartimento della funzione pubblica e dunque bisognerà attendere ulteirori passaggi relativi alle effettive esigenze e alle risorse disponibili.

Il PRESIDENTE ringrazia il Ministro per l’approfondimento dedicato a tutti i quesiti sottoposti e dichiara concluso lo svolgimento dell’audizione all’ordine del giorno.

(7a Senato, 10.2.16) Il PRESIDENTE introduce l’audizione del Ministro, ricordando che i temi trattati riguardano l’attuazione della legge n. 107 del 2015, con particolare riferimento alle assunzioni e alla modifica delle classi di concorso. Gli ulteriori argomenti, quali la l’università, la ricerca e l’AFAM, su cui la Commissione aveva chiesto a suo tempo un confronto con il Ministro, sono stati rinviati ad un’altra seduta.
Ha quindi la parola il ministro Stefania GIANNINI, la quale conferma in premessa la disponibilità a intervenire nuovamente sugli altri argomenti segnalati dalla Commissione. Con riferimento all’attuazione della legge n. 107, fa presente che si soffermerà su tre aspetti: il piano straordinario di assunzioni, lo stato di avanzamento degli atti propedeutici alle prossime procedure concorsuali nonché le ulteriori fasi attuative previste dalla legge.
In merito al primo aspetto, afferma che il piano straordinario ha garantito la copertura di tutti i posti vacanti e disponibili dell’organico di diritto, a cui si è aggiunto l’organico di potenziamento. Nel segnalare che le operazioni di nomina si sono concluse nei tempi previsti, riferisce che circa il 96,8 per cento dei docenti ha accettato la nomina in ruolo nella cosiddetta “fase B”, e che tale percentuale raggiunge il 97,3 per cento nella cosiddetta “fase C”. Pertanto, ad eccezione della scuola dell’infanzia per cui non è previsto il potenziamento, tutti i docenti hanno ricevuto una proposta di nomina in ruolo, per un totale di circa 86.076 proposte accettate. Nel mettere a disposizione della Commissione un prospetto analitico riguardante le assunzioni dei docenti e la relativa distribuzione sul territorio, rileva che a conclusione del piano straordinario la consistenza delle graduatorie ad esaurimento si è ridotta di due terzi, determinando quindi una positiva contrazione del precariato.
La seconda fase del reclutamento, prosegue il Ministro, prevede il concorso pubblico nazionale su base regionale che tiene conto del fabbisogno delle scuole rispetto al piano dell’offerta formativa triennale. Dopo aver precisato che, in via transitoria, si applicheranno le norme del Testo unico sulla scuola inerenti le assunzioni attraverso il cosiddetto “doppio canale”, pone l’accento sulla novità costituita dai concorsi anche per i posti di sostegno, che garantiranno una formazione specialistica dei docenti.
Ricordando che le graduatorie avranno una durata di tre anni, dà poi conto degli atti propedeutici alla pubblicazione dei bandi di concorso tra cui cita il regolamento sulle classi di concorso, di cui è imminente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. In proposito, ricorda che le precedenti 168 classi di concorso sono state ridotte a 112 e sono stati revisionati i relativi criteri. Dopo aver portato alla luce alcuni esempi di classi di concorso revisionate per quanto attiene fra l’altro le materie letterarie e la musica, comunica che il Dicastero ha accolto sul tema anche le osservazioni del Consiglio superiore della pubblica istruzione, reso finalmente operativo a dicembre scorso.
Informa quindi che sono previsti tre bandi, rispettivamente per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, per la secondaria di primo e secondo grado e per il sostegno, in modo da coprire tutti i restanti posti vacanti e disponibili in un’ottica di qualità. I criteri della selezione saranno basati tanto sul doppio canale, quanto sulla stima dell’effettivo fabbisogno di docenti nel prossimo triennio nonché sulla quantificazione dei posti di sostegno a seguito dei pensionamenti e delle assunzioni già realizzate. Riepiloga dunque il numero di insegnanti che saranno assunti nel triennio a seguito del piano straordinario e delle procedure concorsuali, pari a più di 90.000 unità. Dopo aver richiamato il concorso riservato ai docenti abilitati, dettaglia i punteggi attribuiti a ciascuna delle tre prove previste, sottolineando che sarà anche svolta una prova didattica.
In relazione agli altri step attuativi della legge n. 107, rende noto che è stata distribuita la carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti di ruolo e sono stati raddoppiati i fondi per il funzionamento delle scuole, passati da circa 110 milioni di euro del 2012 a 235 milioni di euro nel 2016. Quanto all’alternanza scuola-lavoro, fa presente che sono destinati 100 milioni di euro strutturali dal 2016 e sono stati stabiliti nuovi criteri per l’assegnazione diretta agli istituti, basati tanto sulla consistenza numerica degli alunni quanto sulla tipologia di attività. Dopo aver fornito dettagli sulla distribuzione dei fondi per il 2015, rivendica positivamente l’aumento di risorse per tale capitolo di bilancio, cui si aggiungono circa 19 milioni di euro per la legge n. 440 del 1997.
Nell’evidenziare gli ulteriori finanziamenti a valere sul Piano operativo nazionale (PON) di competenza, comunica che è stata distribuita nelle scuole secondarie di secondo grado una guida operativa sulle modalità di costruzione dei percorsi di alternanza, che tiene conto delle esperienze regionali e della necessità di integrare scuola e aziende. E’ peraltro previsto un registro nazionale per censire le imprese che dichiarano la propria disponibilità ad accogliere gli studenti. Cita inoltre i protocolli di intesa sottoscritti dal Dicastero con altre Amministrazioni, tra cui in particolare il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo proprio per la formazione dei docenti.
In merito agli istituti tecnici superiori, informa che è stato concluso il relativo accordo in Conferenza unificata per il riparto della quota premiale, non inferiore al 30 per cento. Pone altresì l’accento sul piano straordinario di verifica della permanenza dei requisiti per il riconoscimento della parità scolastica, cui si affiancherà l’anagrafe dei docenti in servizio presso le scuole paritarie.
Soffermandosi indi sul piano nazionale per la scuola digitale, dà conto di un accordo siglato con il Ministero dello sviluppo economico per inserire le scuole nel piano nazionale per la banda ultra larga, finalizzato a garantire la connettività di tutti gli istituti entro il 2020. In tale azione sono peraltro ricompresi anche fondi strutturali europei al fine di assicurare la realizzazione di ambienti digitali. Detti stanziamenti, prosegue il Ministro, si aggiungono ai 45 milioni di euro che la legge n. 107 prevede per i laboratori territoriali. Reputa inoltre che la formazione digitale degli studenti presupponga una classe docente altrettanto formata, anche per evitare i rischi connessi all’uso della rete. Sarà pertanto incentivata anche la parte della formazione inerente il digitale con l’individuazione di referenti in tutte le scuole.
Ad un quesito posto dal senatore LIUZZI (CoR), il ministro Stefania GIANNINI risponde che tali soggetti sono docenti facenti parte dell’organico. Con particolare riferimento all’edilizia scolastica, rileva che sono stati ripartiti tra le Regioni i 300 milioni di euro per le scuole innovative e comunica che il 22 novembre 2016 sarà celebrata la giornata sulla sicurezza nelle scuole.
Dopo aver rammentato che per gli anni 2014-2015 sono state assegnate risorse alla protezione civile per l’adeguamento antisismico delle scuole, riferisce che è stato avviato il piano della Banca europea per gli investimenti (BEI) per la stipula di mutui finalizzati alla ristrutturazione e alla realizzazione di nuovi edifici, per un totale di 905 milioni di euro, a cui la BEI ha aggiunto ulteriori 200 milioni di euro. Dà indi conto dei finanziamenti per le indagini strutturali sugli edifici scolastici e del monitoraggio in corso, soffermandosi inoltre sulle azioni intraprese a favore degli studenti, tra cui il pieno funzionamento della Carta “Io studio”.
Conclude ribadendo l’importanza nel piano nazionale di formazione anche per l’innovazione didattica, le competenze linguistiche e le competenze di base.