Scuola: ancora boom di supplenti, ora lo conferma anche il governo

da Repubblica.it

Scuola: ancora boom di supplenti, ora lo conferma anche il governo

Dopo 5 mesi di Buona Scuola i supplenti sono 105mila contro i 115mila dello scorso anno. Il sottosegretario Faraone: “Numero alto, ma ci sono anche più docenti. Ancora mesi per andare a regime”

di SALVO INTRAVAIA

Alla fine, la “supplentite” resta, appena scalfita rispetto all’anno scorso. Uno dei cavalli di battaglia del governo sulla Buona scuola, per il momento, è divenuto poco più di una intenzione scritta sulla carta, quella della legge 107. A confermare quella che era ormai più di una semplice impressione è lo stesso sottosegretario all’Istruzione che, rispondendo questa mattina ad una interpellanza urgente presentata dalla deputata pentastellata Silvia Chimienti, ha fornito i primi numeri sui supplenti in servizio nel primo anno di riforma Renzi-Giannini e sui precari ancora iscritti nelle graduatorie ad esaurimento.

L’intenzione del governo era quella di eliminare la poco edificante pratica dei precari iscritti nelle liste provinciali, per dare vita ad un reclutamento bastato solo sul merito. A cinque mesi dall’avvio della Buona scuola un primo bilancio: l’anno scorso, i supplenti nominati furono in tutto 115mila (100mila circa fino al termine delle lezioni e 15mila fino al 31 agosto). Mentre quest’anno sono in tutto 105mila: 100mila fino al termine delle lezioni e 5mila fino al termine dell’anno scolastico. In calcolo è presto fatto: meno 8,7 per cento. Non un gran risultato. Ma, spiega il sottosegretario, il prossimo anno le supplenze fino al 31 agosto “saranno pressoché azzerate”. E riguardo alle 100mila supplenze fino al termine delle lezioni Faraone ammette che si tratta di “un numero alto, ma analogo a quello dello scorso anno”. “Con una piccola differenza – replica alla Chimienti il membro del governo – che i docenti sono cresciuti di 55mila”.

“Inoltre – prosegue – c’è stato un aumento significativo delle supplenze in deroga sul sostegno”. Quello ormai giunto a metà “è un anno di transizione”. “Lo abbiamo gestito contemperando le esigenze dei singoli docenti e la necessaria attenzione ai bisogni dei nostri studenti e delle nostre scuole. Inoltre, va ricordato – conclude Faraone – che un terzo di queste supplenze è su organico di fatto, per il quale non è purtroppo possibile procedere con assunzioni a tempo indeterminato”. Il prossimo anno, sarà quello del concorso per 63.712 cattedre da assegnare nel triennio 2016/2018. Anche lo smaltimento di tutte le graduatorie ad esaurimento sembra un obiettivo ancora lontano.

Dopo il Piano di assunzioni della Buona scuola, in graduatoria sono rimasti iscritti circa 45mila precari, 15mila dei quali di scuola dell’infanzia che non ha partecipato a pieno titolo alle assunzioni di agosto e settembre. Si tratta di un terzo della consistenza verificata a luglio, prima del Piano Renzi-Giannini. La previsione del governo è quella di assumere la restante parte dei precari con circa 30mila immissioni in ruolo dalle liste provinciali, cui si aggiungerà la quota annuale del concorso. L’opera di smaltimento delle graduatorie dei supplenti verrà completata, per quel che riguarda la scuola dell’infanzia, con l’attuazione della delega riguardante il segmento zero-6. Ma i precari in attesa vorrebbero essere assunti come i loro colleghi della primaria e della secondaria: ope legis.