Istruzione italiana premiata dall’Onu per l’inclusione degli studenti con disabilità

da Il Sole 24 Ore 

Istruzione italiana premiata dall’Onu per l’inclusione degli studenti con disabilità

Se l’Italia, pur avendo ridotto negli ultimi anni il suo numero di studenti con risultati scarsi, deve ancora darsi da fare per essere in linea con la media Ocse delle performance scolastiche, ha, invece, ottenuto risultati invidiabili sul fronte dell’inclusione degli alunni disabili. Risultati talmente brillanti da valerle un premio dell’Onu. Quest’anno, per il settore dell’istruzione, il Progetto Zero – organismo internazionale che ha l’obiettivo di realizzare un mondo con “zero barriere” – ha premiato il Miur per l’innovativa normativa sull’integrazione del nostro Paese. «Un bellissimo riconoscimento per il nostro Paese e per la nostra scuola» ha commentato su Twitter la ministra Stefania Giannini. Un premio «che non deve servire a cullarci sugli allori, ma deve essere uno stimolo per fare sempre di più e sempre meglio» ha assicurato su Facebook il Sottosegretario Davide Faraone.

Il premio all’Italia
Ha questa motivazione: «Esemplare nelle aree dell’innovazione, dei risultati e della trasferibilità, la Legge-quadro n. 104 del 1992 per l’assistenza, l’inclusione sociale e i diritti delle persone con disabilità è eccezionale in quanto essa non soltanto prescrive che tutti gli alunni debbano essere inclusi nelle scuole di tutti gli ordini e grado (incluse le università), sia pubbliche che private, e partecipare pienamente alla vita scolastica, ma soprattutto perché essa è stata applicata in tutto il Paese, che registra pertanto il più alto livello di inclusione delle persone con disabilità nelle classi ordinarie, e gode di un convinto consenso alla piena inclusione a livello nazionale».

L’effetto della “Buona Scuola”
«Grazie alle assunzioni a tempo indeterminato, i docenti di sostegno con contratto a termine sono scesi dal 40% al 34,3% del totale», commentano a viale Trastevere ricordando che la stessa legge 107 prevede una delega legislativa, in corso di definizione, volta a migliorare ulteriormente la qualità dell’inclusione scolastica, stanziando, tra l’altro, 40 milioni di euro per la formazione obbligatoria in servizio di docenti, dirigenti e personale Ata. La presenza di studenti con disabilità nella scuola italiana ha subito un incremento di circa il 40% nell’arco di un decennio. Secondo i dati dell’anno scolastico 2014-2015 gli alunni diversamente abili sono oltre 234.000. Il 9,5% del totale sono alunni della scuola dell’infanzia; il 37% è nella primaria; il 28,5% è alle scuole medie; il 25% sono ragazzi delle scuole superiori.