FACENDO SI IMPARA di Umberto Tenuta
CANTO 632 TACENDO, SI IMPARA
Taci.
Te ne prego, taci!
Taci, o Docente.
Taci e lascia fare.
L’aula c’era, ed ora non c’è più.
Ora ci sono i laboratori.
Il laboratorio di Botanica.
Il laboratorio di Matematica.
Il laboratorio di Portoghese.
La lavagna non c’è più.
Ora ci sono i fiori.
I fiori di tanti colori.
I fiori gialli, rossi e blu.
Le viole, le rose, le margherite…
E i bimbi giocano.
Giocano a collocare i fiori nei vasi.
Secondo il colore.
Secondo la tipologia.
E i bimbi contano: UN DUE E TRE, La figlia del Re!
E i bimbi preparano i mazzolini di fiori.
Le CINQUINE, le SETTINE, le DECINE.
-Voulez vous acqueter mes fleurs, Messiers?
….
E i bimbi giocano nel laboratorio che circonda la scuola.
-Le aiuole quadrate, le aiuole triangolari, le aiuole pentagonali…
-Le aiuole delle conifere, le aiuole delle rosacee…
-Oh le radici fascicolate!
-Oh le radici a fittone!
-Oh la vasca delle oche!
-Nella vasca ci sono anche i pesci!
E i bimbi guardano.
Guardano intorno.
A trecentosessanta gradi.
-Oh le mura del Castello antico!
-Oh il fossato!
-Oh il ponte levatoio!
-Oh le feritoie!
E, di là, lontane, le colline in fiore.
E le montagne.
E il cielo azzurro.
E il sole che splende e ci dà calore.
Amici Professori.
Che tesori!
Che laboratori!
Per imparare con le mani.
Per imparare con i piedi.
Per imparare con gli occhi.
Per imparare la musica degli usignoli.
Per imparare senza noiose lezioni dei professori.