Progressione stipendiale ai precari

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Progressione stipendiale ai precari: l’Anief fa condannare il MIUR per discriminazione. Docente risarcita con 32.000 Euro.

 

Sentenza impeccabile quella ottenuta dall’Anief presso il Tribunale del Lavoro di Asti in favore di una docente in servizio a tempo determinato alle dipendenze del MIUR da più di 25 anni: gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Patrizia Gorgo danno nuova prova della validità delle tesi sostenute da sempre dal nostro sindacato e ottengono per la docente un risarcimento esemplare quantificato in più di 32.000 Euro oltre interessi e spese di soccombenza. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief per ottenere il giusto riconoscimento economico del proprio servizio a tempo determinato.

 

La sentenza, che recepisce quanto rappresentato in udienza dai legali Anief, riconosce senza ombra di dubbio la fondatezza delle ragioni sostenute dal nostro sindacato “attesa l’evidente disparità di trattamento posta in essere dal MIUR, attraverso il riconoscimento delle maggiorazioni retributive connesse alla progressione di anzianità ai soli docenti assunti con contratto a tempo indeterminato e la corresponsione ai docenti assunti con contratto a termine della sola retribuzione relativa alla prima posizione stipendiale, senza alcun riconoscimento dell’anzianità maturata in relazione ai precedenti rapporti a termine con lo stesso Ministero instaurati”.

 

La condotta del MIUR, dunque, è stata considerata “in aperto contrasto con i principi comunitari che vietano ogni disparità di trattamento tra lavoratori a tempo determinato e a tempo indeterminato, ed in particolare con la clausola 4 dell’Accordo Quadro sul lavoro a tempo determinato 18.3.1999, recepito dalla Direttiva 1999/70/CE del 28.6.1999, secondo la quale per quanto riguarda le condizioni d’impiego, i lavoratori a tempo determinato non possono essere trattati in modo meno favorevole dei lavoratori a tempo indeterminato comparabili per il solo fatto di avere un contratto o rapporto di lavoro a tempo determinato”. La sentenza ottenuta grazie all’estrema perizia dei legali Anief, rimarca anche come “i criteri del periodo di anzianità di servizio relativi a particolari condizioni di lavoro dovranno essere gli stessi sia per il lavoratori a tempo determinato sia per quelli a tempo indeterminato”.

 

Vittoria piena dell’Anief, dunque, con completo e integrale riconoscimento del diritto dei docenti precari a vedersi riconosciuta l’anzianità di servizio e la progressione stipendiale al pari dei docenti di ruolo e Ministero dell’Istruzione, condannato per palese discriminazione, costretto a corrispondere alla nostra iscritta “la somma di Euro 32.421,15 a titolo di differenze retributive, oltre interessi legali e l’eventuale ulteriore somma spettante a titolo di differenza tra questi ultimi e l’eventuale maggior importo della rivalutazione monetaria dalla maturazione delle singole differenze mensili al saldo”, oltre alle aggiuntive spese di soccombenza quantificate in 3.600 Euro più accessori.