Concorso, prove scritte inizio maggio? Forse sì, forse no…

da La Tecnica della Scuola

Concorso, prove scritte inizio maggio? Forse sì, forse no…

A giorni saranno depositate al Tar Lazio le istanze di migliaia di ricorrenti che rivendicano il diritto di partecipare al concorso a cattedre, a fronte degli sbarramenti previsti dal bando di concorso e dalla legge n. 107/2015.

I decreti dirigenziali del 23 febbraio scorso, che hanno bandito le procedure concorsuali, hanno previsto che il prossimo 12 aprile sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale l’avviso relativo al calendario delle prove scritte.

Nei giorni scorsi è circolata la notizia secondo cui le prove dovrebbero iniziare a fine aprile, ma sul punto appare opportuno fare qualche precisazione.

Abbiamo, dunque, chiesto al nostro esperto, avvocato Dino Caudullo del Foro di Catania (nella foto), che sta curando la difesa di molti candidati di fare chiarezza sulla situazione.

 

D. – Avv. Caudullo che probabilità ci sono che le prove del concorso inizino il 28 aprile?

R. –E’ vero che sia i bandi di concorso che il D.P.R. n. 487/1994 (recante il regolamento sui concorsi pubblici n.d.r.) prevedono che il diario delle prove scritte debba essere comunicato ai candidati almeno quindici giorni prima dell’inizio delle prove medesime, ma è altrettanto vero che quello indicato è il termine minimo di preavviso.

Non è pertanto scontato che le prove avranno inizio esattamente il 28 aprile, ma è molto più probabile che l’avvio sia previsto per i primi giorni di maggio”.

D. – Data l’imminenza dello svolgimento delle prove, cosa sta succedendo presso gli studi legali?

R. – “In ogni caso i tempi sono strettissimi per i ricorrenti, e per gli studi legali di tutta Italia che stanno alacremente lavorando alla raccolta delle adesioni ed alla redazione dei ricorsi che investiranno diversi profili del bando”.

 

D. – Come si cercherà quindi di tutelare le istanze dei ricorrenti che aspirano a partecipare al concorso?

R. – “Certamente nei ricorsi verrà richiesta al Tar del Lazio, in via cautelare, l’ammissione con riserva al concorso, però si dovrà affrontare una corsa contro il tempo per sottoporre l’istanza cautelare al Tribunale, in tempo utile rispetto alla data della prova.

Difatti, la sezione del Tar del Lazio competente sulla materia terrà udienza in Camera di Consiglio nei giorni 6, 7, 20 e 21 aprile e sarà necessario, dunque, depositare in tempo utile i ricorsi affinché possano essere discussi in una delle previste udienze.

E’ ovvio che non ci si attende ‘sconti’ sulla tempistica delle prove scritte da parte del Ministero, intenzionato a non rendere vita facile ai ricorrenti, pertanto si profila anche la possibilità di dover richiedere dei provvedimenti d’urgenza monocratici al Presidente del Tar il quale, secondo le disposizioni del codice del processo amministrativo, nei casi di estrema urgenza ha il potere di emettere misure cautelari prima dell’udienza collegiale”.

 

È altrettanto vero, d’altro canto, che l’auspicata ammissione delle migliaia di ricorrenti al concorso, metterà certamente in crisi l’organizzazione già predisposta dal Ministero dell’istruzione per lo svolgimento delle prove.

Dovrebbero infatti essere rivisti sia i calendari che le sedi individuate dagli Uffici scolastici regionali, i quali si vedrebbero costretti a riorganizzare lo svolgimento delle prove in funzione del maggior numero di concorrenti rispetto a quelli previsti, con un inevitabile slittamento dell’intera tempistica programmata dal Ministero.

Il Miur infatti auspica la conclusione dell’intero concorso in tempo utile per l’avvio del nuovo anno scolastico, ma questo, anche a prescindere dall’esito del contenzioso, appare un obiettivo arduo anche alla luce della recente esperienza del concorso del 2012.