Poetare è cultura

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POETARE è CULTURA di Umberto Tenuta

CANTO 659 COSÌ COME CAMMINARE PARLARE CANTARE

ANCHE POETARE È CULTURA.

 

E così come a camminare, a parlare, a cantare si impara, anche a poetare si impara.

Al momento della nascita, il figlio di donna è solo un candidato alla condizione umana.

Uomo diventerà solo attraverso l’educazione.

Solo attraverso l’educazione il figlio di donna impara a parlare, a camminare, a saltare…

E solo attraverso l’educazione impara a poetare.

Ma questo la BUONASCUOLA non lo sa.

E non lo fa!

Quale docente ha mai insegnato ai suoi alunni a poetare?

Quale docente ha mai insegnato ai suoi alunni a sentire la bellezza della poesia?

…né da te, dolce amico, udrò più il verso

E la dolce armonia che lo governa…

Ragazzi, attenti, silenzio!

Ora vi spiegherò questa poesia:Ugo Foscolo, nato in un’isola greca di nome Zacinto, dice al suo amato collega Pindemonte che quando sarà morto non udrà più le sue poesie e la dolce armonia che le caratterizza.

E adesso, alunni miei cari, andate a casa e leggete, leggete, leggete questa bella poesia, sì, bella, bella perché ve lo dico io che sono la vostra amata Professoressa, e di me nessuno deve dubitare.

Comunque, ove mai ci fosse qualche disgraziatuccio che non crede in me, alzi la mano.

Ve lo dico e ve lo ribadisco: è una poesia, è poesia, e la poesia è bella.

Dovete credere, credere in me, in verba magistri!

Chi non crede in me sarà bocciato.

In verba magistri tutti gli alunni ripetono i versi delle poesie e li imparano a memoria, così come ordina la Professoressa.

Li ripetono alla Professoressa ogniqualvolta ella lo comanda.

Ed ogni volta che Ella, la Professoressa, lo vuole, essi li traducono in prosa.

Esercizi di memoria!

Esercizi di traduzione in prosa!

Ecco, questa è la Poesia nella scuola.

Ed è finanche nella BUONASCUOLA!

Ma non nella SCUOLABUONA!

Perché nella SCUOLA BUONA, come nella SCUOLA DEL GIGLIO FIORENTINO di Renzo Ammannati, gli alunni sono guidati dal loro amato maestro a sentire la poesia, prima che ad ascoltarla, prima che a leggerla, prima che ad impararla a memoria per il solo piacere di risentirsela in ogni momento della loro giornata.

La SCUOLA BUONA non fa apprendere solo il SAPERE (conoscenze) ed il SAPER FARE (capacità), ma anche il SAPER ESSERE (atteggiamenti).

Sentire la bellezza di un fiore non è saperne il nome, il colore e la forma dei petali.

Sentire la bellezza del canto dell’usignolo è qualcosa che non si può spiegare.

La poesia non si spiega.

La poesia si sente.

<<Or se’ tu quel Virgilio e quella fonte

che spandi di parlar sì largo fiume?»,

rispuos’ io lui con vergognosa fronte.

«O de li altri poeti onore e lume,

vagliami ‘l lungo studio e ‘l grande amore

che m’ha fatto cercar lo tuo volume.

Tu se’ lo mio maestro e ‘l mio autore,

tu se’ solo colui da cu’ io tolsi

lo bello stilo che m’ha fatto onore>>.

La Poesia non si studia per sapere.

La Poesia si studia per sentirla.

La Poesia si studia per farsi poeti.

L’INFERNO di Dante ed il PARADISO PERDUTO di Milton non si studiano per sapere, ma si studiano per sentire.

Per coltivare l’anima poetica che alberga in ogni figlio di donna.

E l’anima poetica non la coltiva il Professore che sa le poesie.

L’anima poetica la coltiva la Professoressa che sente la Poesia.

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”