Concorso, correzione casuale

da ItaliaOggi

Concorso, correzione casuale

Viale Trastevere rende noti i criteri di verifica. Per ogni candidato un giudizio sintetico

Giorgio Candeloro

Dopo circa una settimana dalla conclusione delle prove scritte del concorso scuola 2016 il Miur ha reso disponibile la piattaforma per la valutazione degli elaborati. Dal 19 maggio scorso, infatti, le commissioni hanno potuto iniziare la procedura di correzione degli elaborati sulla base delle indicazioni operative contenute nella nota 14097 inviata ai direttori degli uffici scolastici regionali, con la quale il ministero spera di aver messo la parola fine alle polemiche che sono infuriate nelle scorse settimane riguardo alla presunta assenza di pubblicità nei criteri di valutazione e alla mancanza delle griglie di correzione.

Come funzionerà, dunque, concretamente la piattaforma? Come già in passato, prima dell’avvio delle operazioni di correzione degli elaborati il sistema rimescolerà questi ultimi, rendendo del tutto casuale l’ordine di correzione ed attribuendo a ciascuna prova un numero progressivo anonimo, diverso dal codice di controllo contenuto nella busta cartacea. A questo punto le commissioni avranno a disposizione sulla piattaforma le prove scritte e inizieranno a valutarle sulla base dei criteri proposti a livello nazionale (pertinenza, correttezza linguistica, originalità), fermo restando che ogni singola commissione potrà integrare o anche modificare in parte questi criteri, a condizione di motivare adeguatamente le variazioni nel verbale, che dovrà redatto al termine di questa prima fase dei lavori.

Le commissioni dovranno anche definire ulteriori criteri valutativi, stavolta specifici per singola classe di concorso e le griglie di valutazione con le conseguenti schede di correzione. Tutto sarà riportato in un verbale apposito, che verrà poi scansionato sulla piattaforma e inviato all’Ufficio Scolastico Regionale che dovrà provvedere alla tempestiva pubblicazione all’albo delle griglie.

Solo per le classi di concorso che prevedono prove pratiche le commissioni riporteranno a verbale le modalità individuate per il loro svolgimento e i relativi criteri di valutazione. Per la correzione dei quesiti a risposta chiusa si partirà da quelli di lingua, come previsto dal DM 874/2015; la commissione, coadiuvata dai membri aggregati di lingua, selezionerà la risposta corretta per l’assegnazione del voto che il sistema prospetterà poi in forma automatizzata per tutti i candidati. Al termine di questa operazione il sistema consentirà di proseguire nelle fasi successive della correzione. La funzione permetterà poi di formulare per ciascun quesito non linguistico una valutazione compresa in un range stabilito dal DM 95/2016. Successivamente ogni commissione dovrà redigere un giudizio sintetico da inserire a sistema che sarà l’ultimo atto delle operazioni di correzione.

Per le classi di concorso che lo prevedano tutti i candidati che abbiano sostenuto la prova scritta, indipendentemente dall’esito di questa, saranno chiamati a svolgere la prova pratica. Come ultimo passaggio della fase di correzione i presidenti delle sottocommissioni o delle commissioni degli ambiti disciplinari avranno a disposizione la funzione mediante la quale dichiarare conclusi i lavori.

Da questo momento l’attribuzione dei voti per tutte le prove diverrà immodificabile e sarà possibile, a questo punto, abilitare l’ultima funzione della piattaforma, quella che scioglierà l’anonimato, accoppiando il voto finale al candidato, il che renderà poi possibile la pubblicazione ufficiale dei risultati delle prove e la formulazione della relativa graduatoria.

Monta intanto l’attesa per le ultime prove scritte di infanzia e scuola primaria, in calendario per il 30 e il 31 maggio: a colpi di 60 mila candidati al giorno, nell’amministrazione serpeggia il timore per la tenuta dei sistemi informatici. E saranno quelle le due date più importanti per testare quanti, privi di abilitazione e forti di ordinanze di favore della magistratura, si potranno presentare all’ultimo minuto per sostenere la prova.