Cdo, la norma sullo school bonus va cambiata

da tuttoscuola.com

Cdo, la norma sullo school bonus va cambiata
“C’è un freno per chi vuole sostenere le paritarie”

Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficale, lo “School Bonus”, previsto dalla legge della buona scuola, è diventato operativo. L’incentivo previsto per chi vuole erogare liberalità alle istituzioni scolastiche per interventi di nuova costruzione, manutenzione e potenziamento delle strutture, è significativo: le erogazioni incentivate possono arrivare fino a 100.000 euro e fanno maturare al donante un credito di imposta fino al 65%.

La norma prevede che possano essere destinatarie dello school bonus sia le scuole statali che quelle paritarie. Il donante, anche se vuole erogare la liberalità ad una scuola paritaria, deve versare le somme sul conto del Ministero dell’Istruzione, che è il gestore delle scuole statali e che trasferirà alla scuola destinataria il 90% della donazione.

E’ evidente – sostiene il Cdo-Opere educative – che tale procedura “frena” di fatto coloro che intendono sostenere le scuole paritarie. Anche il DM 8/4/2016 pare, come sempre, dimenticarsi delle paritarie, quando prevede l’obbligo della convenzione con gli enti locali (proprietari degli immobili che ospitano le scuole, ma solo di quelle “statali”) per realizzare gli interventi edilizi finanziati con queste liberalità. Se veramente si vuole che tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione possano fruire dello School Bonus occorre modificare la norma che, con le procedure attualmente previste, di fatto preclude alle paritarie di accedere a questo importante incentivo