LO STRANO CASO DELLA RENDICONTAZIONE DELLA CARTA 500 €

LO STRANO CASO DELLA  RENDICONTAZIONE DELLA CARTA 500 €
LE REGOLE VANNO DICHIARATE  PRIMA

di Giuseppe Guastini

Premesso che il MIUR, diversamente da quanto annunciato, non ha emanato l’attesa disposizione in materia di rendicontazione delle somme utilizzate dai docenti per acquisti effettuate tramite la carta del docente (commi 121 e 122 della L. 107/2015), alcune scuole hanno inteso introdurre, di propria iniziativa, alcune importanti restrizioni sulle modalità di rendicontazione. La maggior parte di tali restrizioni riguardano la nominatività degli acquisti e accade che diverse segreterie chiedono fatturazione nominativa e rifiutano gli scontrini fiscali perché non riportano il nome di chi ha effettuato l’acquisto, ancorché accompagnate da autocertificazione.

A mio parere tali comportamenti individuali sono sbagliati e illegittimi per almeno tre ordini di motivi:

1) perchè eventuali restrizioni sull’ammissibilità delle rendicontazioni introdotte motu proprio andavano dichiarate prima e con circolare interna regolarmente pubblicata, nella fase in cui la somma veniva accreditata;
2) perché introducono un modello di “sfiducia preventiva” nelle relazioni interprofessionali e in controtendenza rispetto alla semplificazione dei rapporti amministrazione-cittadino;
3) perché i soli casi di esclusione previsti (Art. 7, comma 2 del DPCM 32313 del 23/9/2015) sono:
a) la documentazione di rendicontazione della spesa non è conforme alle finalità della carta;
b) la documentazione è incompleta;
c) la documentazione non è presentata o presentata oltre i termini previsti.
Riguardo al punto “b” (completezza), le norme non prescrivono in alcun modo una particolare modalità documentale (fattura o scontrino) e ove il docente produca lo scontrino fiscale recante data, prodotto acquistato, importo etc accompagnandolo con una autocertificazione dalla quale risulti il proprio nominativo quale titolare dell’acquisto, tale documentazione non può assolutamente essere considerata “incompleta”.

NORME DI RIFERIMENTO

1) Commi 121 e 122 della L. 107/2015
(Ricordo che la legge 107 è formata di un solo articolo a sua volta suddiviso in 212 commi)

2) DPCM 32313 del 23/9/2015

3) Nota MIUR 15219 del 15/10/2015