Reti di ambito e di scopo: si estende la protesta per i tempi stretti

da tuttoscuola.com

Decisa presa di posizione dell’ANDIS
Reti di ambito e di scopo: si estende la protesta per i tempi stretti
Al centro della protesta la scadenza del 30 giugno per la costruzione di reti

Una nota dell’ANDIS, rivolta al Al Capo Dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e di formazione, si aggiunge alle proteste per i tempi troppo serrati stabiliti dal Miur per la costituzione delle reti di ambito e di scopo previste dalle legge 107. Nei giorni scorsi avevano preso posizione 131 dirigenti scolastici della Lombardia (http://tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=38750), la segretaria della Cisl scuola Gissi (http://tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=38725), la Flc Cgil e l’ANP.

Ecco la nota dell’Andis, che fa riferimento alla nota MIUR AOODPIT0002151 del 7 giugno 2016.

“Con riferimento alla nota indicata a margine, con la quale viene posta alle istituzioni scolastiche la data del 30 giugno quale termine ultimo per la costituzione delle reti di ambito e di scopo previste dal comma 70 della Legge 107/2015, l’ANDIS rappresenta alla S.V. il vivo disappunto dei Dirigenti scolastici chiamati ad assolvere ad una funzione oggettivamente importante e delicata in un così breve lasso di tempo ed in un periodo già sovraccarico per i molteplici adempimenti di fine anno (scrutini finali, esami di Stato, valutazione dei docenti in anno di prova, procedure per la valorizzazione del merito, verifica dell’attuazione del Programma annuale, ecc.). L’ANDIS è favorevole alla costituzione delle reti, perchè determineranno un nuovo assetto organizzativo sul territorio e una nuova gestione delle risorse attorno a progetti condivisi. Ma non si può chiedere ai dirigenti scolastici di promuovere l’aggregazione delle istituzioni scolastiche in rete nel giro di pochi giorni (si pensi che il DG USR Campania ha fissato la scadenza per la sottoscrizione degli accordi al 17 giugno! Come se gli accordi fossero già tutti pronti nel cassetto). Per realizzare una rete, che sia davvero strumento di cooperazione fra istituzioni scolastiche autonome, occorre che sia stato attivato un lungo e faticoso processo organizzativo, fatto di confronto e di condivisione, come viene affermato anche nelle Indicazioni allegate alla nota in oggetto, “non può fare a meno di un partecipe e attivo coinvolgimento di tutti” attraverso la “valorizzazione della scuola autonoma, capace di scegliere e di dialogare con tutti gli attori del proprio territorio, dalle famiglie agli Enti locali, dalle realtà della cultura e della ricerca alle imprese”. E’ fin troppo evidente che sulle reti l’Amministrazione è in forte ritardo. Ma le conseguenze non possono ricadere sui dirigenti scolastici. Si dia tempo alle istituzioni scolastiche di confrontarsi sulle possibili aggregazioni e di deliberare convintamente ed in tempi congrui, in ogni caso compatibili con gli impegni e gli adempimenti di ufficio a cui sono chiamati in questo periodo i dirigenti scolastici. Un differimento dei termini sarebbe un importante segnale di attenzione alla dirigenza scolastica, fin troppo gravata quest’anno da continui e a volte “fastidiosi” adempimenti burocratici.”