Buona scuola, sì agli scambi di cattedre

da la Repubblica

Buona scuola, sì agli scambi di cattedre

Il regolamento. Via libera del ministero per venire incontro alle esigenze di chi è stato assunto lontano da casa.

Corrado Zunino

ROMA. Il ministero dell’Istruzione vara nuove regole per gestire il contro-esodo dei docenti da Nord a Sud, atteso per il prossimo anno scolastico. Nel 2015 la migrazione degli insegnanti verso il settentrione fu l’aspetto più criticato della Buona scuola, la famosa “deportazione”. Ieri, tecnici del Miur e sindacati hanno firmato la parte del contratto sulle cosiddette “assegnazioni provvisorie” che, entro il 15 agosto, formalizzeranno gli spostamenti per chi ha già una cattedra.

Le domande per rientrare nella provincia di residenza ad oggi sono 110 mila, gran parte sottoscritte da chi vuole tornare in una delle sette regioni del Sud. Trentamila richieste saranno accolte.

Il rientro, essenzialmente, è giustificato da quattro motivi: figli piccoli lontani, riavvicinamento del docente al coniuge, un parente disabile o non autonomo (la cosiddetta Legge 104), terapie da realizzare vicino a casa.

Nel nuovo contratto sono tre le novità di rilievo. La prima viene definita “lo scambio solidale”. Fino a ieri, soltanto marito e moglie potevano accordarsi per scambiare la sede di insegnamento. Questa possibilità ora è aperta a tutti i docenti. S’ipotizza che avverrà tra persone che conoscono le reciproche storie e provenienze, ma per evitare la creazione di un catalogo di domanda e offerta per lo scambio cattedra il Miur ha deciso di scrivere le modalità con particolare attenzione. Il nuovo contratto offre – seconda opportunità – la possibilità di ottenere il posto in una classe di concorso diversa da quella per cui si è avuto il primo impiego: basta essere abilitati alla nuova disciplina da insegnare. Un docente che nell’anno appena chiuso ha insegnato storia in una media di Pordenone è legittimato a insegnare italiano in un liceo di Ragusa.

Dopo le troppe polemiche sui trasferimenti coatti, a questo giro il ministero dell’Istruzione – terza novità – ha alzato le tutele nei confronti delle madri. I punteggi più alti, finora, erano dati alle mamme con figli fino a tre anni, oggi il livello di tutela primaria s’innalza fino a sei anni e, in subordine, a dodici. Il trasferimento sarà possibile anche per i neoassunti della Buona scuola.

Le assegnazioni saranno sull’organico di fatto e su tutti gli ambiti della provincia scelta. Il ministro Stefania Giannini, martedì scorso, ha varato anche il nuovo regolamento per assumere mille nuovi dirigenti scolastici nel settembre 2017. Il concorso si farà entro il prossimo dicembre. Per la prima volta sarà a livello nazionale e sarà composto da un test preselettivo (50 domande a risposta chiusa), uno scritto (5 domande aperte, una in lingua straniera) e un orale. A seguire, corso di quattro mesi e tirocinio di altri quattro. Per riempire i vuoti, quest’anno saranno assunti 200 presidi scorrendo le graduatorie del concorso 2011.