Firmato il protocollo per l’attuazione del Piano scuola digitale in Emilia Romagna

da Il Sole 24 Ore 

Firmato il protocollo per l’attuazione del Piano scuola digitale in Emilia Romagna

di C. Sorr.

Sviluppo delle competenze digitali di docenti, studenti e cittadini in laboratori per l’innovazione. Diffusione di nuovi ambienti per la didattica. Progetti per sensibilizzare genitori, docenti e ragazzi all’uso corretto di Internet. Percorsi di orientamento per eliminare pregiudizi e paure che tengono le ragazze lontane dalle facoltà a carattere tecnico e scientifico (discipline Stem). Sono i principali obiettivi contenuti nel Protocollo d’intesa firmato ieri dal titolare del Miur, Stefania Giannini, e dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, per l’attuazione del Piano nazionale della scuola digitale in Emilia Romagna.

Accordo strategico
«Oggi chiudiamo un accordo strategico con una delle Regioni più dinamiche e produttive, una Regione trainante nell’agenda digitale. Lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese passa anche dall’investimento sull’educazione digitale. È questa la convinzione che sta alla base del Protocollo – ha dichiarato il Ministro Stefania Giannini -. Attraverso il Piano nazionale scuola digitale il Miur ha già investito più di 18 milioni di euro in Emilia Romagna, per portare nuovi ambienti digitali in circa 300 scuole, per aprire 120 atelier creativi e 4 laboratori territoriali per l’occupabilità dei giovani, palestre per l’innovazione dove si faranno alternanza scuola lavoro e formazione in ambienti altamente innovativi. A questi interventi va aggiunta la costruzione di 5 scuole innovative che finanzieremo con altri 20 milioni di euro del capitolo edilizia. La sinergia e l’alleanza con le Regioni rappresenta un fattore essenziale per vincere questa sfida e oggi con l’Emilia-Romagna assumiamo impegni precisi di cui vedremo molto presto i risultati», ha aggiunto il ministro.

Innovazione accelerata
«Dopo essere entrati nel gruppo delle prime sei Regioni dove partiranno gli interventi per la realizzazione della banda ultra larga, 334 Comuni dell’Emilia Romagna interessati grazie a un investimento pubblico di 255 milioni, 180 milioni messi dal governo i restanti da fondi regionali, questo Protocollo rappresenta un altro impegno concreto sul fronte delle competenze digitali, in un settore fondamentale come la scuola – ha commentato il presidente Bonaccini -. Integrando azioni nazionali e interventi locali vogliamo offrire le migliori opportunità agli studenti delle nostre scuole, ai docenti e in generale alle comunità emiliano-romagnole, vedendo nelle tecnologie anche strumenti per ridurre le distanze e i disagi per studenti e famiglie che risiedono in aree isolate. Il nostro obiettivo, fissato nella nuova Agenda digitale, è di collegare, entro i prossimi quattro anni, tutte le scuole dell’Emilia-Romagna in banda ultra larga, un’opportunità che vogliamo garantire anche nelle aree montane. Per noi sviluppo e occupazione sono priorità assolute e continueremo per questo a investire su formazione, innovazione e nuove competenze, le infrastrutture cognitive su cui basare le opportunità di crescita sociale ed economica della nostra regione», ha sottolineato il presidente.

Dieci laboratori
Il Protocollo prevede anche la progettazione e realizzazione, entro il 2017, grazie ad uno stanziamento di 30 milioni di euro da parte della Regione, di dieci laboratori per l’innovazione, che nasceranno in altrettante città dell’Emilia Romagna. Spazi in cui sarà possibile sperimentare, apprendere, entrare in contatto con tecnologie e competenze diverse, punti di incontro tra ragazzi, makers, giovani imprenditori, cittadinanza attiva e pubblica amministrazione per trasferire competenze e trasformare digitalmente le città. Sul fronte formazione, infine, sono stati stanziati dal Miur circa 1,5 milioni di euro per 16 snodi e almeno 400 percorsi formativi nei quali saranno coinvolti circa 540 animatori digitali, docenti referenti per l’attuazione del Piano digitale sul territorio, e circa 1.500 docenti del Team per l’innovazione.