Concorso per il sostegno. Piove sul bagnato

da tuttoscuola.com

Concorso per il sostegno. Piove sul bagnato

Come documentato a suo tempo da Tuttoscuola, nei concorsi a posti di sostegno (esclusa la scuola dell’infanzia) rimarranno certamente scoperti almeno 1.155 posti, a causa dello squilibrio di scelta territoriale da parte dei candidati. In diverse regioni del Nord, infatti, il numero delle domande presentate è inferiore ai posti messi a concorso, mentre nelle altre regioni vi è una notevole eccedenza di candidati rispetto ai posti.

Quell’almeno voleva sottintendere: “fatta salva eventuale selezione di candidati alle prove scritte e orali”. Purtroppo l’almeno si è già verificato.

Tra le prove regionali che si avviano all’orale, colpisce la selezione registrata nel concorso per posti di sostegno di scuola secondaria di II grado nel Lazio, dove sono stati ammessi soltanto 70 dei 158 candidati che avevano presentato domanda per partecipare.

I posti a concorso sono 149 e tutto faceva pensare che i candidati avrebbero centrato il bersaglio finale. Non è stato così e, addirittura, risulteranno vacanti altri 79 posti.

Ora ai 140 posti previsti vacanti in partenza a livello nazionale, vanno ad aggiungersi (almeno) quei 79 del Lazio che rimarranno scoperti.

Poiché i quesiti della prova scritta su cui è caduto più del 50% dei candidati laziali sono gli stessi affrontati nelle regioni dagli altri 1.550 candidati per il sostegno nella secondaria di II grado, c’è il fondato timore che la prova risulti ovunque fortemente selettiva, determinando un effetto ulteriore di posti non coperti.

La considerazione vale anche per l’unica situazione di passaggio alla prova orale per il sostegno nella scuola primaria, in Umbria, dove ha superato lo scritto il 61% dei candidati che avevano presentato domanda. Per il momento il numero di 59 candidati ammessi consente la copertura dei 33 posti a concorso, ma potrebbe essere la spia di una criticità diffusa che potrebbe nascondere spiacevoli sorprese in un settore, quello del sostegno, dove c’è bisogno, quanto mai, di stabilizzazione e qualità professionale.