Tablet a Scuola

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TABLET A SCUOLA

di Lucia Ruocco (*)

 

Il TABLET -che in italiano significa tavoletta- è un prezioso strumento che contribuisce a migliorare molto la mia attività didattica e l’attività di apprendimento dei miei alunni.

Fino a qualche anno fa, per gli approfondimenti didattici o per eventuali dubbi che si presentavano relativamente a un vocabolo, a un argomento o ad altro, utilizzavo il vocabolario e il dizionario enciclopedico che tenevo disponibili sulla mia cattedra.

Tuttavia, da quando ho cominciato ad utilizzare ed a fare utilizzare il tablet dai singoli alunni, ho potuto constatare che il tablet ha una notevole ricaduta sulla didattica e sulla qualità dell’ insegnamento.

Faccio alcuni esempi.

Per far vedere agli alunni in tempo reale un fiore citato nei libri di testo, io ed i miei alunni, singolarmente o in gruppi, apriamo il tablet e ricerchiamo insieme la voce di botanica da una fonte attendibile come Wikipedia e, meraviglia delle meraviglie, davanti ai nostri occhi, si squaderna l’immagine del fiore.

Peraltro, possiamo visualizzare anche le immagini di tutte le sue varietà.

Al riguardo, troviamo scritti spiegazioni e riferimenti per gli opportuni approfondimenti: il genere, la classificazione scientifica, la descrizione, le specie, l’ uso (spesso anche in cucina!), le proprietà medicinali se è una pianta officinale, i metodi di coltivazione, le relative curiosità, come, ad esempio, che cosa significa nel linguaggio dei fiori regalare un determinato numero e colore di rose.

Ma non finisce qui.

Troviamo citate poesie e canzoni dedicate ai fiori, coi relativi link.

Ad esempio, per il fiore di ginestra, la poesia LA GINESTRA di Giacomo Leopardi.

Inoltre, possiamo visualizzare i video e ascoltare le poesie recitate dalla voce di un grande dicitore!

Al riguardo, constatiamo che il fiore più cantato in assoluto è la rosa.

La regina dei fiori -così è definita- ha un ampio significato simbolico di cui il primo lo si ritrova nell’amore, sacro e profano, nella passione, nella grazia, nella bellezza.

Ed ecco, ancora, disponibili anche alcune canzoni che vedono protagonista la rosa.

Ad esempio, la canzone portata al successo da Nilla Pizzi al Festival di Sanremo nel 1951, classificandosi al primo posto, dal titolo “Grazie dei fior” :

Rose… rose…

Ma le più belle le hai mandate tu.

Grazie dei fior

fra tutti gli altri li ho riconosciuti.

Parole che si commentano da sole, e che evidenziano come alle donne ricevere un mazzo di fiori faccia comunque piacere.

Altra famosa canzone relativa ai fiori è la canzone dei Giganti dal titolo: PROPOSTA.

Questa canzone la presentarono al Festival nel 1967 e si classificò terza.

Le parole del ritornello dicevano:

Mettete dei fiori nei vostri cannoni

Perché non vogliamo mai nel cielo molecole malate, ma note musicali…

La canzone era un invito alla Pace.

Sostituire i proiettili con i fiori, che sono simbolo di bellezza, di gioia, di serenità, è senz’altro un valido modo per educare i giovani alla pace!

E, ancora, per l’educazione artistica, gli alunni possono ammirare i fiori rappresentati nelle opere d’arte come “I girasoli” di Van Gogh!

Quante discipline tutte insieme!

Questo stupendo strumento si rende utilissimo in tutte le discipline di studio: Italiano, Scienze, Arte, Musica …

Con esso le conoscenze si approfondiscono ed è garantita l’unitarietà dell’ insegnamento.

È davvero incomprensibile leggere che le tecnologie non sono utili, perché esse sono ricche di nuove opportunità educative, capaci di regalare nuovi importanti possibilità di miglioramento della didattica e dell’apprendimento.

Ovviamente, come per tutti gli strumenti -compresa la voce del docente- tutto dipende da come le tecnologie vengono utilizzate.

Spetta ai docenti educare gli alunni a usarle in modo appropriato.

E questo lo si può fare, non bandendole ma utilizzandole e facendole utilizzare dagli alunni.

Evidentemente, l’utilizzo dei tablet offre altre notevoli opportunità di utilizzo in tutte le fasi delle attività di insegnamento e di apprendimento, soprattutto nei processi di apprendimento secondo la metodologia del Problem solving.

Oggigiorno, sul tablet si possono avere a disposizione sia rappresentazioni iconiche bidimensionali che rappresentazioni simboliche.

Ma, fra non molto, avremo anche la realtà virtuale tridimensionale.

Allora la carenza di materiali concreti potrà essere compensata dalla illimitata disponibilità di materiali virtuali tridimensionali.

Intanto, diamo il benvenuto anche nella scuola ai tablet, che i giovani utilizzano sin dai primi anni di vita.

Sarebbe veramente assurdo che la scuola ignorasse quanto fa parte della vita dei giovani fuori della scuola.

La scuola per la vita attraverso la vita, diceva Ovide Decroly!

La scuola non può ignorare quanto avviene fuori di essa.

Anzi deve educare a vivere meglio nella società.

In particolare, la scuola deve educare ad utilizzare nel modo migliore dei modi il tablet anche fuori della scuola.

È questo che io sto facendo, con la piena collaborazione dei genitori.

Genitori che alla scuola sono grati per quanto in essa si fa per l’educazione dei loro figli anche all’uso del tablet.

 

(*) Insegnante di scuola primaria presso l’Istituto Comprensivo Statale “Gerardo Sasso” di Amalfi.