Concorso, docenti di informatica in difficoltà?

da tuttoscuola.com

Concorso, docenti di informatica in difficoltà?

Una rondine non fa primavera e forse non la fanno nemmeno quattro, ma quando su una certa tipologia di concorso, la A041 – Scienze e tecnologie informatiche, i primi quattro esiti della prova scritta del concorso hanno tutti segno negativo, una domanda bisogna porsela, anche perché quella disciplina ha un’importanza centrale nel sistema della scuola digitale e delle tecnologie informatiche.

La classe di concorso A041 ha messo in palio 475 posti distribuiti in tutte le regioni italiane per istituti d’istruzione secondaria di II grado.

Hanno presentato domanda 867 candidati, quasi il doppio del numero di posti a concorso. La prova scritta si è svolta il 24 maggio ma le commissioni di Emilia, Friuli, Piemonte e Sardegna hanno già concluso le correzioni con questi esiti sorprendenti: in Emilia Romagna hanno superato la prova scritta 30 dei 51 candidati che avevano presentato domanda (59%), ma visto che i posti disponibili sono 34, ne rimarranno scoperti almeno 4; in Friuli ammessi 13 su 16 (81%) con 3 posti dei 16 a concorso che non saranno coperti; in Piemonte ammessi 22 dei 33 candidati (67%) con 14 posti dei 36 a concorso che non saranno coperti; in Sardegna ammessi 12 dei 13 candidati (92%) con 8 dei 20 posti a concorso che non potranno essere coperti.

Complessivamente con queste quattro prove selettive almeno 29 posti rimarranno scoperti.

È troppo presto per pensare che queste quattro procedure concorsuali siano rappresentative di quanto potrebbe verificarsi nelle altre regioni, ma indubbiamente rappresentano un segnale preoccupante per una disciplina d’insegnamento su cui il sistema sta investendo.

D’altro canto è giusto che le prove concorsuali siano selettive, perché chi sale in cattedra deve avere una preparazione all’altezza. Certamente il problema già posto da Tuttoscuola di una graduatoria a livello nazionale dalla quale le Regioni con carenza di vincitori di concorso possano pescare da altre dove c’è un eccesso, si ripropone.