Paritarie: domande per i contributi pubblici, con le nuove regole, entro il 30 giugno

da Il Sole 24 Ore

Paritarie: domande per i contributi pubblici, con le nuove regole, entro il 30 giugno

di Francesca Malandrucco

Contributi pubblici per le scuole paritarie, le regole cambiano e gli istituti interessati avranno ancora pochi giorni di tempo per inviare le dichiarazioni sostitutive necessarie per accedere ai contributi statali per l’anno scolastico che si è appena concluso. I termini per comunicare i dati agli Uffici scolastici regionali scadranno il prossimo 30 giugno.

Nuovo parametro
Il Miur, infatti, con il Dm 367 approvato il 3 giugno scorso, ha introdotto una novità, inserendo per la prima volta il parametro di «fine di lucro» o «non fini di lucro», sulla base del quale potrà essere assegnata o meno una quota parte del contributo stesso, ovvero la quota dell’80% nel caso delle scuole dell’infanzia e le quote unitarie per studenti in caso di scuole secondarie di I e II grado. La modifica si è resa necessaria a seguito della sentenza del Tar del Lazio 3470/2014, Sezione III Bis, confermata poi dal Consiglio di Stato nel novembre scorso, che censura una parte della norma del Dm 46 del 2013. Il decreto ministeriale del gennaio 2013 all’articolo 4 riconduceva il fatto di non avere fini di lucro esclusivamente alla natura giuridica del soggetto gestore e non al servizio erogato dal singolo istituto.
Ora, invece, grazie al nuovo criterio inserito, verrà valutato esplicitamente se la scuola abbia o meno modalità commerciali e se il servizio scolastico sia effettuato a titolo gratuito oppure dietro il pagamento di una retta che copra «una frazione» del costo del servizio stesso.
Per questa ragione i soggetti gestori delle scuole paritarie dovranno in via preventiva comunicare a quale categoria appartiene l’istituto e quindi se può essere considerato di natura commerciale o non commerciale. Solo dopo aver presentato l’autodichiarazione si potrà procedere con il calcolo e l’erogazione dei fondi.
A tal proposito il Miur ha predisposto un modello prestampato, “Allegato A”, che i gestori dovranno seguire per presentare la dichiarazione sostitutiva.

Semplificazione
Per semplificare e snellire le procedure, l’Ufficio scolastico regionale per il Veneto ha predisposto l’acquisizione on line dei dati sulla piattaforma Aris, cui le scuole potranno accedere con le apposite password (www.venetolavoro.it/aris/index.asp).
Con una circolare inviata sia ai gestori delle scuole che ai dirigenti degli uffici scolastici territoriali, l’Usr Veneto, da anche indicazioni puntuali sui nuovi requisiti richiesti dal ministero e sulle modalità di compilazione dell’Allegato A. In particolare la nota chiarisce che «l’assenza della modalità commerciale nell’erogazione del servizio scolastico non è imprescindibilmente connessa alla formulazione del testo contenuto nell’atto costitutivo/statuto, ma deriva dal fatto che gli atti fondativi del soggetto gestore prevedano scopi e condizioni di erogazione del servizio scolastico/educativo sostanzialmente non in contrasto con la definizione di modalità non commerciale». In sintesi quando il servizio scolastico viene svolto senza fini di lucro le scuole potranno dichiarare di essere in possesso tout court del requisito richiesto.