Rinuncia-indisponibilità al bonus

Grisignano di Zocco, 30 giugno 2016

CONSIDERATO CHE la Legge n. 107/2015 prevede:

– l’istituzione di un “Comitato per la valutazione dei docenti” presieduto dal dirigente scolastico e composto da tre docenti (di cui due scelti dal Collegio docenti e uno dal Consiglio di Istituto), da due rappresentanti dei genitori (da un genitore e uno studente per la scuola secondaria superiore di secondo grado) e da un componente esterno individuato dall’USR;
– che il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti, assegni annualmente ai docenti che ritiene “meritevoli” una quota del fondo istituito per la valorizzazione del merito;

CONSIDERATO INOLTRE CHE

i criteri sui quali si procederà alla valutazione dei docenti devono essere individuati sulla base:
a) della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;
b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;
c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

CONSIDERATO INFINE CHE

i docenti cosiddetti “meritevoli” riceveranno un premio in denaro per il quale il governo ha stanziato complessivamente 200 milioni di euro.

I SOTTOSCRITTI DOCENTI RITENGONO CHE:

tale sistema di valutazione comportI uno sterile aumento della competizione individuale tra i docenti, mentre al contrario una scuola di qualità ha bisogno di effettiva collegialità e cooperazione;
siffatto meccanismo di valutazione spingerebbe i docenti ad uniformare l’attività didattica adattandola a priori ai criteri prestabiliti, sacrificando di fatto la pluralità e la libertà d’insegnamento, nonché le reali e specifiche peculiarità della singola classe e dei singoli alunni;
essendo stati individuati i suddetti criteri al termine dell’anno, sarà elargito un “premio” ad “insaputa” dei meritevoli, riconoscendosi essi come tali dopo aver già svolto il proprio lavoro senza una chiara visione dei “requisiti” necessari per considerarsi per l’appunto “meritevoli”;
il potere deliberante sull’assegnazione dei premi dei dirigenti scolastici (che presiedono anche il Comitato, decidono sull’esito dell’anno di prova, scelgono i docenti a cui conferire l’incarico triennale) determini una forte gerarchizzazione e aziendalizzazione della scuola pubblica, minandone il pluralismo e la democrazia previsti dalla Costituzione.

PERTANTO I SOTTOSCRITTI DOCENTI DICHIARANO

formalmente la propria indisponibilità ad essere individuati come docenti meritevoli al fine di continuare ad avvalersi pienamente della libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione.;
di destinare la quota eventualmente non erogata per attività di recupero, sostegno, di potenziamento dei laboratori – compreso l’acquisto e la manutenzione del materiale – e di sostegno (spese scolastiche, gite, testi, materiale scolastico) per gli alunni e le alunne in difficoltà economica, da portare in contrattazione durante il prossimo anno scolastico.

In fede,
Seguono firme